Parcheggiato sulla barella per 15 ore
in ospedale: «Ecco chi ringrazio»

Parcheggiato sulla barella per 15 ore in ospedale: «Ecco chi ringrazio»
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Domenica 12 Febbraio 2017, 05:40
JESI - Si reca al pronto soccorso sospettando di avere uno stiramento muscolare, invece i medici capiscono che si tratta di un’embolia polmonare e lo trattano con urgenza. Ha trascorso 15 ore su una barella, nel corridoio di un pronto soccorso intasato di pazienti e sotto pressione per il via vai di emergenze. Eppure, Pacifico Rinaldi 70 anni di Monte Roberto, guarda a quelle 15 ore che qualcuno definirebbe parcheggiato in barella come una sospensione in attesa di un posto letto, durante la quale medici, infermieri e operatori socio sanitari non lo hanno mai abbandonato, monitorandolo e salvandogli la vita. Il fatto è successo il 27 gennaio e dopo un ricovero di 10 giorni, appena dimesso Rinaldi ha voluto raccontare la sua storia «perché ho letto di casi tristi in cui i pazienti o i loro familiari lamentavano di essere stati abbandonati lungo il corridoio del Pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani - spiega Rinaldi - anche io sono stato sistemato su una barella, ma soltanto perché non vi erano posti letto a disposizione. Cosa avrebbero potuto fare i medici, se gli spazi e i mezzi sono risicati per la gran massa di persone che arrivano in Pronto soccorso? Pensavo di avere uno stiramento...fin da subito al triage mi hanno preso in carico dicendomi che dovevo fare gli esami perché i sintomi non erano di un banale stiramento ma bensì di un’embolia polmonare in atto. Potevo morire.
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