Migliaia e migliaia di chilometri
per un posto da ufficiale

Migliaia e migliaia di chilometri per un posto da ufficiale
di Fabrizio Romagnoli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 1 Luglio 2015, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 15:49
JESI - Cosa non si fa per ujn posto di laoro, a volte anche per una speranza, Da Siracusa per un posto di ufficiale di polizia locale, "istruttore direttivo di vigilanza, categoria D1", a Jesi. Ma fra i partecipanti ieri mattina alla necessaria prova di preselezione per prendere parte al concorso c'era anche chi è arrivato dalla Sardegna, così come dalla Calabria (Cosenza), da Matera e da Caserta, da Genova e da Monticello d'Alba, provincia di Cuneo. Dei duecentodiciassette ammessi alla prova, al PalaTriccoli hanno risposto all'appello centoquarantasette candidati provenienti da quasi tutte le regioni d'Italia.



Chi in auto, chi in treno e poi in autobus fino al palas, sono venuti a giocarsi le loro chance per due posti (un terzo è riservato a personale già interno al Comune di Jesi) da poco meno di 22 mila euro di retribuzione lorda annua, più tredicesima ed eventuale assegno per il nucleo familiare. Iniziate alle 11 le operazioni di riconoscimento, un'ora e mezzo dopo è iniziata la vera e propria prova di preselezione, con i candidati sistemati sui seggiolini delle tribune del palaTriccoli. Fuori ad attendere alcuni, tanto più quelli arrivati da più lontano, familiari e accompagnatori, che hanno provato a ingannare l'attesa cercando riparo dal sole e dal caldo sotto l'ombra dell'adiacente area verde.



Qualche pacata lamentela fra chi aspettava l'ha fatta sorgere il fatto che gli immediati dintorni del PalaTriccoli siano carenti di bar e esercizi commerciali dove poter bere o mangiare qualcosa agevolmente raggiungibili a piedi. Ma dentro dove si svolgeva la prova, 30 domande a risposta multipla con un'ora di tempo a disposizione per la riconsegna, tutto è sostanzialmente filato liscio. Per chi sarà rimasto in corsa dopo l'esame di ieri seguiranno due prove scritte, che si svolgeranno entro il mese di luglio: la stesura di un elaborato o la soluzione di quesiti legati a materie d'esame che vanno dal diritto amministrativo al Codice della Strada e poi un test teorico-pratico concernente la soluzione di casi attinenti alle stesse materie. Quindi una prova orale. In fondo al percorso la speranza, salvo inghippi burocratici o sorprese sul fronte dell'obbligo di attingere dal personale delle ex Province, l'assunzione per gli inizi del prossimo autunno. Prima di dare il via alle procedure per il concorso si era peraltro già svolta e chiuso in modo infruttuoso quella di mobilità volontaria che il Comune aveva indetto per far ricorso ai dipendenti in esubero di Regione o Provincia.



Agli atti era pervenuta una sola domanda di partecipazione alla selezione per il trasferimento ma il soggetto non era in possesso dei requisiti richiesti. Fra quelli che erano invece necessari per prendere parte alla prova di ieri c'erano la laurea in Giurisprudenza o Scienze Politiche, la conoscenza di una lingua straniera a scelta fra inglese e francese, la licenza di guida A e B. I nuovi ufficiali entreranno nei ranghi per operare come supervisore e controllore di squadra, comunque sul territorio e per le strade. La Polizia Locale jesina conta attualmente 28 unità: un comandante, tre capitani, un tenente, tre vigili scelti, venti agenti, due impiegati amministrativi, due esecutori amministrativi. Erano trentaquattro gli elementi in organico a fine 2013.
© RIPRODUZIONE RISERVATA