JESI - Nel cuore storico di Jesi, oggi l’ultimo saluto ad un gigante che la sua Jesi fino all’ultimo nel cuore l’ha portata. Alle 14.30 il Duomo, affacciato su piazza Federico II, accoglierà la cerimonia funebre per l’addio a Gennaro Pieralisi, spentosi venerdì all’ospedale di Pesaro, all’età di 82 anni.
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A poche decine di metri, su quella stessa piazza, ci sono il luogo di nascita dello Stupor Mundi e il museo che Pieralisi aveva fortemente voluto creare – donandolo in seguito al Comune - per l’omaggio all’imperatore dai natali jesini.
Un saluto composto, in linea con la cifra dell’Ingegnere ancora più e prima che con le cautele richieste da questi tempi di pandemia. C’è chi ha lasciato messaggi sui registri - «Sei stato un grande» si poteva leggere in uno dei primi - chi lettere indirizzate a Gennaro o Gennarino.
Un omaggio silente e sentito, dallo scorrere lento ma senza interruzioni, nei pochi minuti di raccoglimento, lasciando mano a mano spazio a tutti senza assembramenti, che ciascuno si è concesso davanti al feretro. «Ha saputo sempre anticipare i tempi – lo ha salutato il sindaco di Jesi Massimo Bacci- sviluppando prodotti che sono presenti oggi in tutti i continenti. Per il nostro territorio, che amava profondamente, ha rappresentato un fondamentale punto di riferimento in termini di sviluppo economico, occupazione oltre che di mecenatismo distribuito generosamente su più settori: sociale, culturale, sportivo». E avrebbe, Gennaro Pieralisi, forse voluto fare anche di più, per quella Jesi di cui aveva enormemente contribuito a costruire anni di benessere forse irripetibili e di cui lamentava ogni pezzo che andava perduto negli anni.