L’omaggio silenzioso all’Ingegnere. Bacci: «Ha saputo anticipare i tempi». Oggi pomeriggio in Duomo i funerali di Gennaro Pieralisi

Gennaro Pieralisi
Gennaro Pieralisi
di Fabrizio Romagnoli
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Lunedì 9 Novembre 2020, 03:20

JESI  - Nel cuore storico di Jesi, oggi l’ultimo saluto ad un gigante che la sua Jesi fino all’ultimo nel cuore l’ha portata. Alle 14.30 il Duomo, affacciato su piazza Federico II, accoglierà la cerimonia funebre per l’addio a Gennaro Pieralisi, spentosi venerdì all’ospedale di Pesaro, all’età di 82 anni.

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A poche decine di metri, su quella stessa piazza, ci sono il luogo di nascita dello Stupor Mundi e il museo che Pieralisi aveva fortemente voluto creare – donandolo in seguito al Comune - per l’omaggio all’imperatore dai natali jesini.

Un “pallino” dell’Ingegnere che, amato e discusso, pensava sempre e comunque in grande nel lavoro, nei progetti anche pionieristici, nelle passioni. Ieri la camera ardente, allestita nella casa del commiato Ciccoli e Brunori – altro spazio non banale per tutto ciò che è stato ed è il nome Pieralisi per la città, a due passi dagli stabilimenti aziendali, dall’hotel creato e pure questo intitolato a Federico II, dal centro sportivo che porta il nome del compianto cugino Giannino - ha visto per tutto il giorno un via vai dall’atteggiamento discreto e costante per l’addio a Gennaro Pieralisi. Figure istituzionali e vecchi amici, colleghi imprenditori e collaboratori, maestranze di ieri e di oggi. Volti e storie di chi, da vicino o da lontano, negli anni con la figura dell’Ingegnere era inevitabilmente finito per entrare in contatto: producendone o utilizzandone le macchine olearie, gustandone i vini o apprendendo sulla tv da lui creata notizie e storie del territorio, imparando la vita su un campo di pallavolo con il nome Pieralisi sulla maglia o condividendone il ruolo di presenza fissa o di sostenitore della grande musica fra i velluti del Teatro Pergolesi.

Un saluto composto, in linea con la cifra dell’Ingegnere ancora più e prima che con le cautele richieste da questi tempi di pandemia. C’è chi ha lasciato messaggi sui registri - «Sei stato un grande» si poteva leggere in uno dei primi - chi lettere indirizzate a Gennaro o Gennarino.

Un omaggio silente e sentito, dallo scorrere lento ma senza interruzioni, nei pochi minuti di raccoglimento, lasciando mano a mano spazio a tutti senza assembramenti, che ciascuno si è concesso davanti al feretro. «Ha saputo sempre anticipare i tempi – lo ha salutato il sindaco di Jesi Massimo Bacci- sviluppando prodotti che sono presenti oggi in tutti i continenti. Per il nostro territorio, che amava profondamente, ha rappresentato un fondamentale punto di riferimento in termini di sviluppo economico, occupazione oltre che di mecenatismo distribuito generosamente su più settori: sociale, culturale, sportivo». E avrebbe, Gennaro Pieralisi, forse voluto fare anche di più, per quella Jesi di cui aveva enormemente contribuito a costruire anni di benessere forse irripetibili e di cui lamentava ogni pezzo che andava perduto negli anni.

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