Altri furti e danni, la baby gang
torna a colpire a Palombina

Altri furti e danni, la baby gang torna a colpire a Palombina
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Lunedì 22 Agosto 2016, 07:49
FALCONARA - Dal centro di Ancona alle spiagge di Palombina. Hanno cambiato il loro raggio d’azione, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: seminare il terrore con furti, risse e atti vandalici. La fame delle baby gang non è finita. Dopo aver imperversato fino alla chiusura delle scuole per le vie del centro storico, i ragazzini terribili si sono spostati verso la costa. Relax estivo? Macché, i bulletti continuano a fare il bello e il cattivo tempo delle zone che frequentano. Ne sanno qualcosa gli operatori degli stabilimenti balneari tra Ancona e Falconara che non fanno altro che porre rimedio ai raid del branco, composto perlopiù da ragazzi di 14, 15 e 16 anni.

L’ultimo episodio a loro riconducibile risale alla notte di venerdì. A notte fonda, alcuni ladruncoli hanno scassinato il retro dello stabilimento Playa Solero e portato via il fondo cassa: cento euro. «È probabile abbiano agito dopo le 3 - racconta il titolare Gianfranco Cirulli - quando al bar non c’era ormai più nessuno. Hanno provato a scardinare la sgocciolatoio per poter entrare direttamente dalla parte centrale del bar, ma non ce l’hanno fatta. Così, sono entrati dal retro, forzando la serratura». Possibile si siano aiutati con un piede di porco, lo stesso utensile che ieri mattina mancava dal box dell’Aquarium, stabilimento contiguo alla Playa. «Non hanno toccato nulla, se non i soldi che lasciamo nella cassa prima di chiudere il locale. Devono essere stati i ragazzini che girano tutte le sere qua intorno, altrimenti mi avrebbero rubato anche altre cose, come vini e bottiglie pregiate. Per questo motivo, per me si tratta di una ragazzata».

Proprio come quella avvenuta poco distante dal bar di Cirulli. Al Sunset Beach, la baby gang ha agito almeno due settimane fa. Sempre in branco, sempre a notte fonda, aiutati dall’oscurità e magari da qualche birra di troppo. Prima avevano completamente svuotato un frigorifero lasciato all’esterno della struttura, portandosi via centinaia di bottigliette e lattine. Poi, non paghi delle bevute a scrocco, avevano anche cercato di forzare un distributore automatico, senza però riuscirci. Ma le prodezze del gruppetto non finiscono qui. I loro confini sono ben delineati. Guai ad invadere il loro territorio. «Tu qua non puoi mettere piede» avrebbero detto alcuni giorni fa a un loro coetaneo che si era permesso di spostarsi verso il loro stabilimento senza alcun consenso. E per punirlo dell’infrazione, giù con botte, spintoni e prese in giro. Una lezione esemplare per chi non segue le loro regole.
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