Al pianoforte il talento di Diana, bimba prodigio in fuga dall'Ucraina: al Pergoli risuonano note di pace

Al pianoforte il talento di Diana, bimba prodigio in fuga dall'Ucraina: al Pergoli risuonano note di pace
Al pianoforte il talento di Diana, bimba prodigio in fuga dall'Ucraina: al Pergoli risuonano note di pace
di Gianluca Fenucci
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Martedì 22 Marzo 2022, 09:30

FALCONARA - Si è seduta al pianoforte, al centro Pergoli, ed ha suonato le sue note di pace la piccola Diana Dvalishvili, bambina prodigio di 9 anni, fuggita con la famiglia dai bombardamenti russi su Kharkiv, dove esisteva la sua scuola di pianoforte, e diverrà tra breve studentessa del conservatorio Rossini di Pesaro. La bimba è attualmente ospite della zia a Falconara e ieri mattina ha incontrato il sindaco Stefania Signorini. 

L’emozione 

«Il pianoforte del centro Pergoli – dice il sindaco di Falconara – è a disposizione di Diana e se vorrà le scuole cittadine sono pronte ad accoglierla insieme agli altri bimbi in fuga dalla guerra».

Ad accompagnare la piccola pianista c’erano la mamma e il papà, oltre agli zii che l’hanno ospitata. Nel centro culturale di piazza Mazzini ha incontrato il sindaco durante le registrazioni di un servizio andato in onda sul Tg1. Diana tra pochi giorni inizierà a frequentare il conservatorio Rossini di Pesaro, città dove sabato scorso ha aperto le celebrazioni per festeggiare il riconoscimento del capoluogo pesarese come “Città della cultura 2024” e nel frattempo il sindaco di Falconara le ha messo a disposizione il pianoforte del Centro Pergoli per esercitarsi ogni volta che lo vorrà. 

La disponibilità

«L’ho sentita suonare e mi sono commossa – dice la Signorini – perchè la musica è un linguaggio universale che unisce e parla al cuore delle persone. Potrà presto frequentare il conservatorio di Pesaro e le ho messo a disposizione il pianoforte del centro Pergoli: la tragedia della guerra può essere superata con i sogni dei bambini». Sembra comunque che per motivi logistici, legati proprio alla sua iscrizione al conservatorio pesarese, la bambina frequenterà la scuola primaria a Pesaro anche se il sindaco di Falconara ha manifestato a lei ed ai suoi familiari vicinanza e disponibilità. «Le nostre scuole sono pronte ad accogliere Diana e tutti i bambini in fuga dalla guerra visto che già ne sono stati integrati due e si sta lavorando per inserire il terzo bimbo». Durante l’incontro al Pergoli la famiglia Dvalishvili ha parlato della sua storia e del dramma della guerra. «Siamo partiti da Kharkiv, la nostra città che amiamo ed è bellissima, dopo i primi giorni di guerra – ha detto Kristina, la mamma di Diana – quando all’alba del 24 febbraio i bombardamenti hanno svegliato tutti. Sentivamo rumori molto lontani e non avremo mai pensato che gli scontri accadessero anche tanto vicino alla città. I bombardamenti sono arrivati alle porte di Kharkiv: abbiamo visto sentito tremare i vetri delle finestre da dove vedevamo arrivare i carrarmati russi». 

La fuga 

La famiglia, madre, padre, tre figli e la nonna, si è subito messa in auto ed è partita alla volta dell’Italia, dove avrebbe trovato ospitalità dalla zia Armine, sorella di Kristina: un viaggio lungo sei giorni, ostacolato anche dalla difficoltà di trovare carburante. I Dvalishvili hanno portato pochissimi effetti personali e hanno dovuto abbandonare la loro casa, oltre a due negozi e due ristoranti che rappresentano la principale attività di famiglia anche se i ristoranti restano aperti «per offrire un pasto ai soldati ucraini».

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