Voucher per la spesa e aiuti alle famiglie: scatta l’ultima chance

Voucher per la spesa e aiuti alle famiglie: scatta l’ultima chance
Voucher per la spesa e aiuti alle famiglie: scatta l’ultima chance
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Martedì 12 Maggio 2020, 08:20

FABRIANO -  Riaperti i termini del bando per ottenere i voucher alimentari nell’ambito dell’emergenza Covid-19. I residenti di Fabriano e Sassoferrato potranno presentare le domande fino alle 23:59 di oggi, martedì. Sul tavolo 18 mila euro per la città della carta, 19 per la città sentina. C’è tempo fino al 18 maggio per Cerreto D’Esi. A Serra San Quirico con molta probabilità si tornerà ad aprire il bando il 18 maggio. Nella prima edizione del bando hanno risposto in tanti: 668 a Fabriano; 106 a Cerreto D’Esi; 127 a Sassoferrato; 17 a Genga e 34 a Serra San Quirico.

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Possono presentare istanza i nuclei familiari residenti nei Comuni dell’Ambito 10, in gravi e momentanee difficoltà economiche, con una disponibilità finanziaria inferiore a 6mila euro, che sono impossibilitati nell’immediato a far fronte alle necessità di sostentamento. Solo in situazioni particolari, legate all’attuale emergenza, possono partecipare quelli che si trovano sul territorio dei comuni di Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico, pur non residenti. Ogni nucleo familiare può presentare un’unica istanza. Chi ha ricevuto il voucher con il bando del 6 aprile non potrà ripresentare nuova domanda. Il contributo, da 150 euro a 450 euro, serve per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità.

E’ stato riaperto anche il bando per raccogliere manifestazioni di interesse da parte degli esercizi commerciali dove poter spendere il bonus: ammesse anche le farmacie. Nei giorni scorsi, intanto, diversi fabrianesi si sono ritrovati lungo Corso della Repubblica di Fabriano per un flash-mob. «La colpa di questa emergenza – hanno detto - non è dei cittadini, ma di una politica che in questi anni ha chiuso gli ospedali, ha ridotto i posti in terapia intensiva, ha distrutto la produzione nazionale». Il gruppo chiede di sapere «quale sarà il futuro, se esiste un’idea di come dovrà essere impostata la ripresa economica, quali saranno le regole che permetteranno alle attività più a rischio, come bar o ristoranti, di poter continuare a vivere».

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