Marcelli, ragazzino fa il bagno e scopre una bomba inesplosa. Sulla spiaggia (piena) piombano gli artificieri

L’ordigno della seconda guerra mondiale trovato nello stabilimento Sottovento

Marcelli, ragazzino fa il bagno e scopre una bomba inesplosa (a due passi dalla spiaggia piena)
Marcelli, ragazzino fa il bagno e scopre una bomba inesplosa (a due passi dalla spiaggia piena)
di Andrea Maccarone
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Luglio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 07:37

NUMANA Una normale giornata estiva, al mare. La spiaggia piena. I turisti cominciano ad affollare gli ombrelloni. Famiglie, giovani, adulti. E i bambini perennemente in acqua ad esplorare i fondali con maschere e boccaglio. Un’immersione a riva, a pochi passi dalla battigia. E un ritrovamento del tutto inaspettato: un ordigno inesploso della seconda guerra mondiale.


Lo stupore

 
A rinvenire la bomba è stato proprio un ragazzino, intorno alle 13 di ieri, che si stava immergendo davanti alla torretta del bagnino allo stabilimento Sottovento di Marcelli. Il ragazzino ha capito subito che si trattava di qualcosa di pericoloso, del resto le sembianze dell’oggetto arrugginito erano inequivocabili. Il giovane è corso dai genitori che, avvicinatisi alla battigia hanno immediatamente capito che il figlio aveva inavvertitamente trovato una bomba rimasta sui fondali marini dai terribili giorni del conflitto mondiale. In un attimo si è sparsa la notizia tra i bagnanti e, tra lo spavento e la curiosità, si è formato un capannello intorno all’ordigno molto probabilmente trasportato dalle ultime mareggiate. Subito è partita la telefonata ai carabinieri di Numana che contemporaneamente hanno avvisato la capitaneria di porto. Allertato anche il nucleo artificieri di Bologna. Il tutto coordinato dal viceprefetto vicario Davide Garra.


Le operazioni 


L’intervento è stato effettuato da un nucleo Cmd (Conventional Munition Disposal - Bonifica di munizionamento Convenzionale) del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna) dell’Esercito Italiano in concorso alla Prefettura di Ancona, disposto dal Comando Forze Operative Nord di Padova deputato alla gestione dei concorsi militari in tempo di pace nell’area centro-settentrionale della penisola e con la collaborazione dei carabinieri di Numana e della Guardia costiera.

Dopo una prima ricognizione da parte degli artificieri, arrivati sul posto con tute e caschi appositi, si è preso atto che si trattava di una bomba inesplosa. Il protocollo, in questi casi, prevede comunque la messa in sicurezza dell’area. E trattandosi di una spiaggia, per di più affollata in pieno giorno, l’ordigno non poteva essere fatto brillare in loco.


Il trasporto 


Prese tutte le misure di sicurezza, gli artificieri hanno utilizzato i mezzi e le tecnologie a loro disposizione per sistemare l’ordigno in un apposito contenitore per il trasporto. La bomba è stata, poi, portata in un luogo sicuro ed è stata fatta brillare già nella giornata di ieri. «Devo ringraziare il viceprefetto vicario Davide Garra, i carabinieri e la capitaneria di porto - ha commentato il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini -. Il tutto si è svolto con grande professionalità e senza recare troppo scompiglio ai turisti e a tutte le persone presenti». Un fatto eccezionale, ma non del tutto singolare. Infatti non è la prima volta che il mare nostro restituisce alla riva bombe ed ordigini inesplosi risalenti alla seconda guerra mondiale. Pezzi di storia, seppure terribile, che riaffiorano dagli abissi e indubbiamente evocano un periodo intriso di dolore, ma dal forte fascino storico. Il caso ha voluto che il ritrovamento accadesse proprio ieri, mentre ricorrevano i 79 anni dalla liberazione di Ancona dal giogo nazifascista.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA