SENIGALLIA - È positivo ma per l’Asur può uscire, essendo asintomatico da oltre una settimana. Per l’impresa che gestisce lo smaltimento dei rifiuti invece deve iniziare a utilizzare il kit previsto per i malati di Covid, ora che non è più contagioso.
«Ho preso il Covid da un collega 22 giorni fa - racconta un bagnino 49enne - prima i classici sintomi influenzati poi alcune giornate veramente pesanti, con dolori atroci. Da dodici giorni non ho sintomi. Dall’Asur mi hanno detto che, dopo una settimana da asintomatico, sarei potuto uscire. Così giovedì sono andato a fare il tampone e, con mio stupore, risultavo ancora positivo».
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Stando bene e avendo la necessità di lavorare, il bagnino si è attaccato al telefono per ottenere il certificato dell’Asur. «Avendo l’esito del tampone positivo non potevo rischiare - aggiunge - perché se mi avessero fermato quello che a voce mi avevano garantito non credo mi avrebbe esonerato da una denuncia. Insistendo, sabato ho ottenuto l’autorizzazione a uscire anche se positivo».
Deve però smaltire i rifiuti come fanno tutti i malati Covid. «La cosa assurda è che il kit mi è stato consegnato in questi giorni, quando ormai non ero più contagioso, come ha accertato l’Asur - spiega - quando stavo male ho infatti continuato a gettare l’immondizia come sempre perché nessuno mi aveva detto che avrei dovuto fare diversamente». Che tempistica.