ANCONA - I poliziotti della Squadra Mobile, Sezione Antidroga della Questura di Ancona, nelle ultime ore hanno concluso un’attività investigativa che ha permesso di trarre in arresto due cittadini albanesi 30enni, colti in flagranza del reato di concorso in detenzione di cocaina ai fini di spaccio. Gli investigatori dorici da tempo erano sulle loro tracce, ma con difficoltà sono riusciti a scoprire la loro dimora clandestina utilizzata come base operativa per il confezionamento e lo stoccaggio della droga.
L'incursione
Sabato pomeriggio, dopo l’ennesimo appostamento, gli agenti hanno intercettato uno degli spacciatori a bordo di un’autovettura e lo hanno seguito fino ad un villaggio residenziale estivo.
La perquisizione
La successiva perquisizione domiciliare operata di iniziativa permetteva di rinvenire oltre un etto e mezzo di cocaina (grammi 160) divisa in 18 ovuli, nascosta dentro un barattolo di vetro contenente anche del riso per assorbirne l’umidità. Tre involucri (circa 20 grammi), contenenti a loro volta dosi già pronte, sono stati rinvenuti in bagno, nascosti dietro i sanitari. Oltre allo stupefacente gli investigatori hanno sequestrato oltre 700 euro, ritenuto provento dell’attività di spaccio. Visti i gravi indizi di reità, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, i due arrestati venivano associati presso il carcere di Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.