Morì a 28 anni nella corsa con i trattori
L’amico alla guida rischia il processo

Morì a 28 anni nella corsa con i trattori L’amico alla guida rischia il processo
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Sabato 10 Dicembre 2016, 07:10
CHIARAVALLE - È morto precipitando da un carrello legato al trattore guidato da uno dei suoi migliori amici. La testa di Flavio Giaccaglia, tecnico informatico di 28 anni, rimase schiacciata da una delle ruote del rimorchio dove era salito per filmare con la sua GoPro la corsa del cingolato lungo un rettilineo di 100 metri. Quella che per le campagne di Chiaravalle doveva essere una domenica di festa, si trasformò in un’inaudita tragedia.

Era la sera del 2 agosto 2015. Flavio, originario di Montemarciano, perse la vita sotto gli occhi della fidanzata Alessia e di circa 80 persone, quelle accorse a vedere alcune simulazioni di tractor pulling, un fenomeno nato negli Stati Uniti che consiste nel cronometrare la corsa di un trattore a cui è legata una slitta da trainare. Ma soprattutto, Flavio trovò la morte sul mezzo trascinato dall’amico di una vita, nonché figlio del proprietario della tenuta agricola dove si svolse la festa. A un anno e mezzo dal dramma, proprio una delle persone più vicine alla vittima rischia il processo. Il pm Paolo Gubinelli ha fatto recapitare l’avviso di conclusione delle indagini a Loris Spadoni, il 30enne chiaravallese alla guida del trattore.

Sul capo di imputazione è stata formulata l’accusa di omicidio colposo. Dopo la notifica, il ragazzo, meccanico della Conerous, è stato ascoltato dal magistrato assieme al suo avvocato Ruggero Tomasi. Un interrogatorio dove ha ripercorso gli attimi di quella domenica dove Flavio non sarebbe mai dovuto salire sulla slitta. Alla tenuta della famiglia Spadoni, in via del Molino erano accorse decine di persone armate di telecamere per filmare lo spettacolo. Secondo quanto rilevato, l’attrazione della giornata era la replica amatoriale del tractor pulling. Non si sarebbero svolte delle gare, come in un primo momento ipotizzato, quanto delle esibizioni per far sfilare i cingolati e mettere alla prova la loro potenza, facendogli trainare delle slitte.

Attorno alle 20, Spadoni si è messo alla guida del suo trattore Ford. Ad attenderlo, una spianata di 100 metri. Per la difesa, Giaccaglia sarebbe salito sul rimorchio all’ultimo momento, sfuggendo allo sguardo del suo amico. Per 70 metri, in piedi e con la GoPro ha ripreso la corsa, poi – a causa di una buca - è stato sbalzato a terra. Una ruota del rimorchio l’avrebbe schiacciato, togliendogli la vita. Quando i soccorsi arrivarono sul posto, per il 28enne non c’era più nulla da fare. La procura aprì un fascicolo, indagando da subito Spadoni. Ora, il pm deve solo decidere se chiedere il rinvio a giudizio. Nel caso ci fosse un processo, la compagna della vittima, assistita dal legale Marco Torelli, potrebbe costituirsi parte lesa.
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