Ancona, assenteimo al Comando
sei vigili urbani rischiano il processo

Ancona, assenteimo al Comando sei vigili urbani rischiano il processo
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Mercoledì 27 Luglio 2016, 07:37
ANCONA - Un processo con rito abbreviato, cioè con sentenza subito, per tre dei sei appartenenti alla Polizia Municipale di Ancona coinvolti nell’inchiesta per casi di assenteismo e gestione ‘allegra’ di straordinari nel 2014. Il gup Paola Moscaroli deciderà il 29 settembre sugli abbreviati ma anche sul proscioglimento o il rinvio a giudizio degli altri imputati con rito ordinario. Il Comune di Ancona si è costituito parte civile tramite l’avv. Guido Calvi, per essere risarcito delle somme ritenute indebitamente percepite durante periodi di assenza ingiustificata e del danno all’immagine. 
Hanno scelto l’abbreviato per puntare ad una rapida assoluzione il tenente Luca Martelli, gli agenti scelti Pio Mellino e Samuele Santilli: i primi due devono rispondere di truffa aggravata e falso, Santilli è accusato invece di aver svolto lavori straordinari non per esigenze d’ufficio.
Diversa la strategia degli altri vigili: il tenente Mauro Mancini, allora dirigente degli Affari Generali, che deve rispondere di truffa aggravata, falso e violazione della legge Brunetta, l’agente scelto Alessandro Tesei e il capitano Daniele Mentrasti, accusati di truffa aggravata e falso. Tutti respingono le accuse. Per loro il pm Paolo Gubinelli ha ribadito la richiesta di processo. 
Il procedimento scaturì da un’inchiesta culminata il 25 settembre 2014 con l’arresto di Mancini, sorpreso a farsi timbrare il cartellino a distanza mentre si trovava a Osimo. Poi l’arresto e il processo per direttissima vennero annullati per incompetenza territoriale degli agenti di Pg della Municipale che eseguirono la misura cautelare.
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