Trappole di ghiaccio sulla variante
Raddoppio in calendario per il 2020

Trappole di ghiaccio sulla variante Raddoppio in calendario per il 2020
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Sabato 7 Gennaio 2017, 12:04
ANCONA - Un tir piazzato di traverso sulla salita innevata paralizza la principale via d’accesso al capoluogo di regione e al suo ospedale di punta. è successo l’altra mattina e quel bisonte zavorrato davanti alla Caffetteria è l’immagine che sintetizzate trent’anni di arretratezza infrastrutturale, riproponendo il tema irrisolto del raddoppio della variante alla statale 16 Adriatica. «Pendenza e carreggiata ristretta rendono la situazione difficilmente gestibile in quel tratto di strada», è l’analisi impietosa del comandante Alessio Cesareo, dirigente della Polstrada per Marche e Abruzzo, al punto che dal comitato per la viabilità convocato d’urgenza dal prefetto Antonio D’Acunto è uscito un piano d’emergenza: se nevica ancora, niente tir sulla Variante perché si rischia di nuovo il blackout viario di giovedì mattina, quando migliaia di automobilisti hanno impiegato più di un’ora per arrivare ad Ancona da centri lontano non più di 20-30 chilometri.

Per quanto ancora si rischierà il collasso della circolazione per una spolverata di neve? L’imbuto di una variante a due o massimo tre corsie dovrebbe essere rimosso tra fine 2020 e 2021, quando dovrebbero concludersi i lavori (non ancora appaltati) per il raddoppio della statale 16 nel tratto da Falconara-Api a Torrette (7,1 km) con un investimento di 212 milioni di euro. Se ne parla ormai dal 1986, quando per il raddoppio dell’Adriatica vennero stanziati 40 miliardi di lire, inseriti nella legge “Marche-Friuli”. Non furono utilizzati e vennero destinati a un’altra opera pubblica. Dopo trent’anni la procedura per il raddoppio d’è rimessa in moro. Nell’ottobre scorso, l’Anas ha infatti pubblicato l’avvio del procedimento degli espropri «ai fini dell’approvazione del progetto e della dichiarazione di pubblici utilità» per l’ampliamento a quattro corsie nel tratto Falconara-Torrette.
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