ANCONA - «Ancona è satura. L'ho detto anche con il sottosegretario dell'Interno Prisco». Il sindaco Daniele Silvetti non usa giri di parole, sulla banchina 19 del porto dorico. «Quattrocento migranti su tre navi nel giro di due mesi sono un dato importante - ha detto il neo primo cittadino, espressione del centrodestra locale -. Il disagio non è nell'accoglienza ma nel gestire questa emergenza». Viaggio finito dopo 1.400 km di mare per Humanity 1, la nave da ricerca e soccorso della Ong Sos Humanity con 106 migranti a bordo, salvati nel Mediterraneo nei giorni scorsi in due diverse orperazioni. Dei migranti sbarcati oggi solo un 14enne resterà ad Ancona, dove si è liberato un posto.
Si tratta del secondo approdo nel capoluogo marchigiano per la nave della ong tedesca United for Rescue, dopo quello del 15 luglio scorso, quando sbarcarono circa 200 naufraghi, e del sesto dall'inizio dell'anno ad Ancona da parte di varie navi umanitarie.
A bordo ci sono complessivamente nove minori, una donna incinta e due bambini di pochi mesi.
Da dove provengono i migranti
I migranti a bordo di Humanity 1 provengono tutti da Paesi dell’Africa, per lo più sub-sahariani ed in particolare Senegal, Sud Sudan, Sudan, Mali, Costa D’Avorio, Pakistan, Burkina Faso, Eritrea, Ghana, Gambia, Guinea, Niger e Nigeria.