Pedoni e ciclisti come birilli mobili ad Ancona: divieto in galleria, ma passano tutti

Pedoni e ciclisti come birilli mobili ad Ancona: divieto in galleria, ma passano tutti
Pedoni e ciclisti come birilli mobili ad Ancona: divieto in galleria, ma passano tutti
di Antonio Pio Guerra
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Lunedì 5 Febbraio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16:03

ANCONA C’è anche la Galleria del Risorgimento tra le priorità dei Lavori pubblici. Parola del Comune, che intende dare un’accelerata (anche) al restyling del collegamento tra l’Asse ed il centro storico. Un ritocchino vero perché ci vorrà ben altro che una mano d’azzurro brillante per rilanciare la storica galleria.

I lavori rientrano nel novero di opere finanziate attraverso un mutuo e presenti nel Piano Triennale dei Lavori pubblici che a Palazzo del Popolo stanno analizzando.

L’obiettivo: stabilire un cronoprogramma ed arrivare al più presto alla fase di progettazione. Il tempo stringe: questo ed altri interventi sarebbero propedeutici all’arrivo del G7 Salute che si svolgerà a luglio alla Mole. Tornando alla galleria, uno dei nodi principali è quello della sicurezza dei pedoni e degli altri utenti deboli della strada. Il marciapiede interno del tunnel (presente su ambo i lati) è molto stretto e privo di protezioni.

Tradotto: una vera e propria roulette russa se consideriamo anche l’illuminazione interna scadente. Tanto che all’ingresso del traforo campeggia un cartello che indica il divieto di transito per pedoni e biciclette. Peccato che siano molti quelli che lo ignorano bellamente, come testimoniato da pedoni, bici e monopattini che frequentano il collegamento (spesso anche senza luci o catarifrangenti). Per risolvere questo problema, a Palazzo del Popolo avevano valutato di inserire nel progetto del lifting della galleria anche la rimozione dei due marciapiedi non regolamentari.

Lo spazio recuperato

Se sufficiente, lo spazio recuperato dovrebbe servire ad aprire un’ulteriore corsia di marcia per le auto. Di questo intervento si parla da mesi, almeno dagli stessi giorni in cui - con un colpo di teatro - le facciate della Risorgimento si sono improvvisamente colorate d’azzurro. Una scelta temporanea, almeno nell’idea dell’Amministrazione, ma che ha scatenato l’ilarità dei social. Facciate a parte, si dovrebbe provvedere anche alla pulizia delle pareti della galleria con conseguente sistemazione di pannelli in lamiera, più eleganti e facili da pulire.

Cambio di passo anche sull’illuminazione, che dovrebbe diventare a led. Incertezza, invece, sul destino delle facciate. Come detto, l'azzurro doveva essere una soluzione provvisoria. L'idea più quotata è quella di affidare gli spazi alle cure dello street artist Run, alcuni bozzetti del quale sarebbero già al vaglio della giunta. Due quelli da selezionare, uno per lato della galleria. Il costo: circa 15mila euro ciascuno, già coperti da sponsor che hanno già annunciato la disponibilità a coprire le spese. Non mancano però le suggestioni più o meno utopistiche, compresa una facciata coperta da schermi led in stile Times Square.

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