Droga e rapina, imprenditore condannato ad Ancona. Via il patrimonio: un milione è sotto chiave

Droga e rapina, imprenditore condannato. Via il patrimonio: un milione è sotto chiave
Droga e rapina, imprenditore condannato. Via il patrimonio: un milione è sotto chiave
di Talita Frezzi
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 07:32

ANCONA Tre unità immobiliari residenziali e un fuoristrada, risultati illegittimamente acquisiti da un noto imprenditore 45enne della provincia di Ancona sono divenuti oggetto della confisca definitiva e quindi assorbiti al patrimonio dell’Erario. Ad agosto il Tribunale di Ancona (Sezione penale - Ufficio misure di prevenzione) ha deliberato la confisca definitiva dei beni oggetto di un sequestro effettuato dalla Procura di Ancona e dalla Direzione investigativa antimafia di Roma a dicembre dello scorso anno, emesso nei confronti dell’imprenditore che operava nel settore del commercio all’ingrosso di pellami (attività cessata a ottobre 2022). 


Ieri, la Dia, in esecuzione della delega conferita dall’autorità giudiziaria di Ancona ha proceduto alla registrazione presso le conservatorie immobiliari del provvedimento di confisca dei beni acquisiti illecitamente dall’imprenditore.

L’attività di prevenzione era scaturita da accertamenti del Centro operativo di Roma che consentirono di far emergere oltre alla pericolosità sociale del 45enne (condannato nel 2022 dalla Corte di Appello di Perugia, con sentenza passata in giudicato, a 8 anni di reclusione per rapina aggravata e stupefacenti) e l’esistenza di una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati (in realtà era sconosciuto al fisco) e un elevato tenore di vita in relazione al valore dei suoi beni, frutto degli ingenti profitti illeciti. 

La Dia al lavoro


L’attività della Dia è scaturita da una verifica delle movimentazioni bancarie delle società dell’imprenditore, seguendo il noto principio del “follow the money”, poiché l’uomo era destinatario di sentenze definitive di condanna per rapina, furto, lesioni personali, omicidio preterintenzionale e stupefacenti.

L’attività di prevenzione eseguita ha interessato beni mobili e immobili e l’esistenza di rapporti finanziari con una società estera, individuati anche grazie allo sviluppo di segnalazioni per operazioni sospette. Per quest’ultima società, è stata attivata la procedura del congelamento dei beni per il sequestro delle quote. 

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