Conerobus sommersa dai debiti, ecco la svolta: Luzi al posto di Papaveri

Conerobus sommersa dai debiti, ecco la svolta: c’è Luzi al posto di Papaveri
Conerobus sommersa dai debiti, ecco la svolta: c’è Luzi al posto di Papaveri
di Andrea Maccarone
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Sabato 30 Settembre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 08:26

ANCONA Una riunione fiume. Quasi quattro ore. Al termine della quale Muzio Papaveri ha rassegnato le dimissioni dal doppio ruolo di Amministratore delegato e presidente di Conerobus. Insieme a lui, sul tavolo dell’assemblea dei soci, sono arrivate quelle dei consiglieri di amministrazione e del collegio sindacale. L’azienda municipalizzata di trasporto pubblico locale cambia pelle. «Ringraziamo Muzio Papaveri per il lavoro fin qui svolto - ha commentato a margine il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti - si apre per Conerobus una nuova stagione all’insegna del cambiamento e dell’evoluzione». 

 

 

Chi entra 


La bandiera del cambiamento voluto da Silvetti è Giorgio Luzi, già general manager di Mobilità&Parcheggi.

Sarà lui l’amministratore delegato che guiderà il futuro di Conerobus. Al suo fianco il Presidente Italo D’Angelo, ex capo della Squadra mobile di Ancona e della Criminalpol Marche, nonché ex questore di Pesaro Urbino. I consiglieri: Marcello Pesaresi, Manuela Matteucci e Arduino Tassi. Pesaresi e Tassi sono nomine in quota Provincia di Ancona. Tutti gli altri quota Comune. Pesaresi, 76 anni, volto noto della politica locale: assessore della Giunta Galeazzi con deleghe importanti come Lavori pubblici, Urbanistica, Frana, Bilancio. Già Presidente di Conerobus, carica mantenuta fino al 2007. Tassi, invece, è l’unica riconferma del precedente Cda.

Anche Manuela Matteucci ha alle spalle un’esperienza politica: ex vicesindaco del Comune di Agugliano. Il nuovo collegio sindacale è composto da Francesco De Benedetto (Presidente, quota Comune di Ancona), Paolo Spreti (in quota privati) e Antonio Gitto (in quota Provincia di Ancona). Anche Gitto è una di quelle figure che nella politica locale ha radici lontane, tante quanto i suoi incarichi. L’ultimo: presidente di AnconAmbiente (dal 2013 ad oggi). Baluardo della compagine socialista, dal 2009 al 2012 è stato assessore alla Provincia di Ancona con deleghe ai Trasporti, Infrastrutture, Innovazione, Enti ed aziende partecipate. 


La volontà del sindaco 


Il dossier Conerobus è stato un refrain per tutta la campagna elettorale di Silvetti. Per sua espressa volontà ha viaggiato su una corsia preferenziale fin dai primi giorni della sua elezione. Il sindaco aveva annunciato un cambio di passo nel metodo di lavoro «di questo Governo anticipatorio di scelte altrettanto fondamentali che saranno prese nei prossimi mesi». Tanto ha detto, tanto ha fatto. Asciugato del politically correct, Silvetti aveva messo la gestione Papaveri nel mirino già parecchi mesi fa. Espressione diretta della governance Mancinelli, con l’arrivo del centrodestra a Palazzo non poteva che avere le ore contate. Ora comincia la rivoluzione nelle poltrone delle aziende municipalizzate. La prima ad aver svoltato è Conerobus.

Un passo alla volta l’amministrazione di centrodestra metterà le proprie pedine in tutti posti di comando. E con Gitto che da presidente di Anconambiente passa a membro del collegio sindacale di Conerobus, viene da sé che la prossima partecipata a fare la mutazione sia proprio quella. Non prima, però, di aver ricevuto il benestare da parte di Ata a svolgere il ruolo di capofila per la gestione in house dei rifiuti. 


Chi esce 


Ai saluti, dunque, i consiglieri di amministrazione di Conerobus dell’era del Comune di centrosinistra: Massimo Marotta e Francesca Stecconi. La consigliera Serenella Spaccapaniccia si era già dimessa a luglio. Addio anche al precedente collegio sindacale formato da: Paolo Fabretti (presidente uscente), i sindaci Gabriele Vacca e Mirco Cerasa. «Ora - ha concluso Silvetti - si punta al risanamento aziendale con la costruzione del nuovo piano industriale della società».

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