Ancona, ecco il nuovo codice appalti: nel 2024 opere per 23 milioni. Ecco il piano

Ancona, ecco il nuovo codice appalti: nel 2024 opere per 23 milioni. Ecco il piano
Ancona, ecco il nuovo codice appalti: nel 2024 opere per 23 milioni. Ecco il piano
di Andrea Maccarone
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Domenica 2 Aprile 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 15:33

ANCONA Il point break per l’affidamento dei futuri lavori pubblici ha una data: 1 luglio. Ovvero l’operatività effettiva del nuovo codice degli appalti entrato in vigore da ieri. Per l’anno 2024 il Comune di Ancona ha previsto interventi per 22,9 milioni di euro, come riportato nel piano triennale dei lavori pubblici 2022-24. 

 

Le prospettive


«Tutti in fase di procedimento tecnico economico, ricerca finanziamenti, aspettative di entrate e inizio attività progettuale» specifica l’assessore ai lavori pubblici Paolo Manarini.

Sostanzialmente un piano d’azione indicativo, che poi dovrà essere attuato dalla prossima amministrazione comunale. Con eventuali decisioni in base alle valutazioni di priorità. Dato certo è che tutti i lavori finanziati dal Pnrr sono stati avviati. In gran parte anche affidati, come l’intervento alla Mole Vanvitelliana (3 milioni), la nuova scuola Tombari (3 milioni), il nuovo asilo nell’area di Alba Serena (1,1 milioni) e il nido Agrodolce di Collemarino (circa 1,5 milioni).

E dunque procederanno rispettando le regole del vecchio codice degli appalti. Discorso diverso, invece, per le opere pianificate sugli anni 2024 e successivi «considerando - mette in chiaro l’assessore Manarini - che a settembre la nuova amministrazione dovrà improntare il nuovo piano triennale 2023-2026». Tra questi spiccano interventi di una certa portata, come il recupero dell’ex convento San Francesco (5 milioni) chiuso dai tempi della seconda guerra mondiale. Nel 2022 il Comune ha approvato una delibera per la messa in sicurezza del complesso. 


Gli interventi 


Sul 2024 sono previsti lavori di manutenzione stradale per un ammontare di 2,7 milioni di euro. Sul capitolo scuole sono stati destinati 6,5 milioni di euro: 2 milioni per le medie Tommaseo, 2 milioni per le medie Pascoli e 2,5 milioni per le medie Podesti. Il destino di quest’ultimo stabile, però, è tutto da definire. La cifra era stata inizialmente stanziata per finanziare i lavori di adeguamento sismico. Poi il terremoto di novembre scorso ha lesionato pesantemente la struttura a tal punto da ipotizzarne la demolizione e le ricostruzione, così come la materna 25 Aprile di via Michelangelo e le medie del Pinocchio.

Per il restyling del Monumento ai Caduti sono previsti investimenti per 450 mila euro e circa 1 milione di euro dai bandi Iti Waterfront per la realizzazione del sentiero di Portonovo.Dunque il nuovo codice degli appalti pone in essere alcune riflessioni. Immaginando di fare un’analisi swot della normativa si va con la lente d’ingrandimento sui pro e i contro. «Intanto è un regolamento che ha delle valenze positive - commenta Manarini -, ma d’altra parte occorre monitorare affinché le varie strutture esercitino le dovute salvaguardie per evitare fenomeni corruttivi». 


I pro e i contro


È vero che il nuovo codice semplifica la burocrazia «ma allo stesso tempo presta il fianco a dei rischi - prosegue l’assessore - che, però, possono essere tenuti sotto controllo dalla forte digitalizzazione dei procedimenti prevista dal nuovo codice». Sulla liberalizzazione degli affidamenti fino a 5 milioni di euro «si tratta di un’ulterire semplificazione - sottolinea Manarini - ma è pur sempre una gara d’appalto a cui si devono invitare numerose imprese». Sull’altra liberalizzazione prevista dal nuovo codice, ovvero riguardo i subappalti «è vero che porta ad una minore tutela da parte delle imprese che in un certo senso vengono destrutturare - spiega l’assessore -, ma se monitorato, e con le dovute garanzie di trasparenza, credo sia un fatto positivo». Come anche il taglio dello step intermedio della progettazione «che in linea di massima potrebbe portare anche ad un risparmio economico - auspica Manarini -, ma questo lo si vedrà solo sul momento». 

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