ANCONA Che sia la volta buona? La data è quella del prossimo 7 settembre, quando l’ex cinema Enel di via San Martino tornerà all’asta. E lo farà per la settima volta, ora con un prezzo base inferiore al milione di euro. Poco più di 794mila euro, per la precisione: praticamente un sesto della valutazione (quella riveduta) che una perizia del 2019, a firma dell’ingegner Michele Piersimoni, aveva fissato a 4,65 milioni di euro.
Il fallimento
Che è poi diventata la base d’asta della prima chiamata rivolta ai potenziali acquirenti e fissata per l’aprile del 2020 - nessun compratore.
Oggi della struttura originaria resta poco o niente. Come è comprensibile che sia, considerando che si tratta di una costruzione risalente agli anni Trenta e che versa in stato di totale abbandono da un trentennio. «Il compendio si trova in un cattivo stato di conservazione» scriveva l’ingegner Piersimoni già nel 2018, nella prima perizia affidatagli - che fissava il valore a cinque milioni e mezzo di euro. Il perito segnalava «crolli di controsoffittature, di architravi e di solai» così come «presenza di elementi costruttivi a probabile contenuto di amianto» e «necessità di interventi di messa in sicurezza statica prima di procedere ai lavori».
Insomma, una vera e propria bomba ad orologeria a due passi da corso Garibaldi. Oltretutto, a febbraio del 2022 è pure scaduto il primo Piano urbanistico di recupero redatto dall’ingegner Vladimiro Muti nel 2012. Il progetto prevedeva 35 abitazioni di social housing su quattro piani, con uffici sul quinto e locali commerciali al piano terra, oltre a due parcheggi. Del Piano, a marzo 2023 è stata redatta una nuova versione a cura del perito Marco Pastore, Direzione pianificazione Urbanistica del Comune di Ancona.