Dal Portonovo al Conero è allarme personale: «Cerchiamo baristi e camerieri da 6 mesi, sono introvabili»

Dal Portonovo al Conero è allarme personale: «Cerchiamo baristi e camerieri da 6 mesi, sono introvabili»
Dal Portonovo al Conero è allarme personale: «Cerchiamo baristi e camerieri da 6 mesi, sono introvabili»
di Antonio Pio Guerra
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Giugno 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 07:18

ANCONA - L’orologio corre inesorabile. Il calendario ci ricorda che l’estate è alle porte ma stabilimenti e ristoranti della Riviera sono ancora in affanno. «Il personale non si trova» è l’allarme lanciato dai titolari, molti ormai prossimi alla disperazione perché sono ancora da coprire posizioni essenziali come quelle dei cuochi o dei camerieri. «Cerco personale da gennaio e non l’ho ancora trovato tutto» esordisce Maurizio Sonnino, titolare de La Capannina di Portonovo. «Mi mancano baristi e camerieri» racconta. 

Le difficoltà

«Io sono ancora alla ricerca di almeno due camerieri» è, ancora, la testimonianza di Samuele Bandiera, ristorante Eugenio di Numana.

Il problema di entrambi è lo stesso: «Si trova solo gente senza esperienza» spiega Sonnino. Che poi continua: «Al bar ci vuole una persona che sappia fare un caffè o uno spritz». «È tutta gente che deve essere formata. Persone che sappiano fare non se ne trovano» conferma Bandiera. Di quelli che si candidano, molti sono addirittura studenti, tanti minorenni. 

Il nodo 

«Lode a loro ma in certe posizioni non possiamo metterli» aggiunge il titolare de La Capannina. Per non parlare delle condizioni imposte: «Molti non sanno fare nulla e pretendono subito duemila o tremila euro al mese. Sparano certe cifre…» rivela il patron di Eugenio. «Vogliono determinati orari, weekend liberi e stipendi molto alti» prosegue Sonnino. Le conseguenze? «Prendiamo meno coperti» risponde Bandiera. Simile la risposta di Sonnino: «soffriamo molto; per chi deve fare in 3 mesi il fatturato di un anno, non poter far sedere la gente perché non si può servirla è un danno». Non per tutti, fortunatamente, la situazione ha assunto simili livelli di tragicità. «Per quanto riguarda il ristorante, abbiamo preso personale con almeno un anno di esperienza. In spiaggia ne ho tre alla prima esperienza ma sono lavori semplici. Se hai voglia, impari» è la situazione tratteggiata da Luca Paolillo per il suo Taunus di Numana. Paolillo che è anche presidente dell’Associazione dei Bagnini della Riviera del Conero: «Adesso siamo “giusti giusti” perché abbiamo il problema degli stage e della maturità» spiega. Molti bagnini, infatti, sono ragazzi che ancora studiano ed a giugno devono ottemperare agli ultimi obblighi scolastici. «Già dalla prossima settimana dovremmo essere sereni» assicura. Ma perché soltanto ora tutto questo caos? «È cambiato completamente il modo di lavorare» è la spiegazione che si è dato Paolo Bonetti, titolare di Spiaggia Bonetti. «I ragazzi vogliono lavorare di meno» dice. 
Quindi? Quindi bisogna andargli incontro, magari prevedendo un turno singolo o contratti part-time. Le conseguenze? «In un turno di otto ore, se uno ne vuole lavorare solo quattro, allora ne hai altre quattro scoperte». È un problema? «È solo una questione organizzativa» risponde Bonetti: «Se il turno di otto ore lo fanno due persone, la busta paga resta la stessa».

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