ANCONA - Si era rivolto a una consulente del lavoro per poter investire i risparmi in dei libretti famiglia da aprire all’Inps. Così, fidandosi di lei, le avrebbe iniziato a girare dei bonifici. Ben quattro in una settimana. L’anziano, un 90enne anconetano, su era insospettito quando, chiedendo conto dei libretti, la donna aveva tergiversato. Stando alla procura, tutti i versamenti non sarebbero stati utilizzati per accantonare i risparmi dell’anziano, bensì sarebbero finiti nel conto corrente della consulente e mai utilizzati per le operazioni volute dal 90enne.
Le accuse
La donna, un’anconetana di 34 anni, ha patteggiato davanti al gup Alberto Pallucchini un anno e mezzo di reclusione, pena sospesa.
I versamenti
Il vecchino aveva così iniziato i versamenti, quattro in totale, da un minimo di 500 euro a un massimo di 1.550. Per la pubblica accusa, tutti i soldi sarebbero finiti nel conto corrente intestato alla consulente. La donna, per rendere più credibile l’operazione, avrebbe inoltre falsificato nei mesi successivi ai versamenti un documento che attestava l’andamento della pratica dei libretti.