Ancona, teppisti in via degli Orefici. La lezione degli operatori: «Ma abbiate cura del bello»

Ancona, teppisti in via degli Orefici. La lezione degli operatori: «Ma abbiate cura del bello»
Ancona, teppisti in via degli Orefici. La lezione degli operatori: «Ma abbiate cura del bello»
di Antonio Pio Guerra
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Venerdì 6 Ottobre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 15:09

ANCONA L’inciviltà non ferma via degli Orefici. A quasi un anno dall’ultimo raid dei vandali, nella notte di mercoledì i teppisti sono tornati a prendersela con la storica traversa di corso Mazzini. Nel mirino, stavolta, è finita una vecchia sedia in legno che la creatività degli artigiani di via Orefici aveva trasformato in un addobbo floreale, uno dei tanti realizzati dai commercianti per abbellire gli ottanta metri di ciottolato che collegano corso Mazzini a piazza del Papa. 


Il blitz

Come raccontato dagli stessi esercenti attraverso i social network, infatti, nella notte tra il 4 ed il 5 ottobre qualcuno si è appropriato di quella sedia che era diventata un po’ il simbolo della rinascita della via e dell’impegno profuso da quanti la abitano e vivono quotidianamente per il suo rilancio. «La nostra amata sedia, con la quale almeno mezzo mondo ha scattato un selfie, ci è stata rubata» si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale di via Orefici.

E nonostante il torto subito, gli artigiani non sembrano aver perso né la serenità, né la loro vena ironica. 

L’ironia amara

«Il progetto era “Dona una pianta, dona bellezza” e non ruba una pianta e la sedia che l’accoglie!» è l’attacco piccato rivolto a chi si è macchiato di questo crimine. Il riferimento è all’iniziativa - “Dona una pianta, dona bellezza”, appunto - che invitava gli anconetani a portare in via degli Orefici vasi e piante di fiori perché i commercianti potessero prendersene cura, facendoli diventare parte integrante dell’allestimento. Ancor più sconcertante il fatto che tutto questo sia avvenuto a qualche giorno dalla mostra di Marta Bontempi, la prima artista ad esibire la sua arte - sabato scorso - nella galleria a cielo aperto che i commercianti della traversa stanno creando. Di certo non una bella esperienza ma ci vuole ben altro per fermarli. Tanto che, già ieri mattina, sui muri di via Orefici era comparso un piccolo cartello con su scritto che «ogni allestimento che vedi è frutto dell’impegno dei commercianti. Lo facciamo per far sì che la città sia più bella e che tu possa passeggiare sentendoti bene. Abbine cura» . Chissà se il ladro di sedie avrà modo di leggerlo. Di certo, non dovrebbe volerci molto a scoprire la sua identità. Gli artigiani fanno infatti sapere di aver già sporto denuncia per ottenere la visione delle telecamere di sorveglianza della zona. E vista la mole dell’oggetto, difficilmente il responsabile del furto sarà passato inosservato ai tanti occhi elettronici che popolano il centro storico. Questione di tempo, dunque. Ma intanto via degli Orefici guarda avanti. Ad oggi e domani, ad esempio. In occasione della Notte bianca, nella traversa saranno esposte le illustrazioni dell’artista LaManfrina e le poesie di Stefania Torri - la seconda tappa di un cammino che dovrebbe protrarsi almeno fino a metà dicembre con appuntamenti settimanali. Come a dire: l’arte e la creatività sono più forti di qualunque gesto incivile.

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