Stazione-centro, la nuova ciclabile di Ancona: «Passerà tutta attraverso il porto»

Il sindaco Silvetti: «Ora un summit con Garofalo» L'assessore Zinni: «Tolta quella degli Archi, faremo dei parcheggi»

Stazione-centro, la nuova ciclabile di Ancona: «Passerà tutta attraverso il porto»
Stazione-centro, la nuova ciclabile di Ancona: «Passerà tutta attraverso il porto»
di Andrea Maccarone
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Sabato 9 Marzo 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:07

ANCONA - «Un tracciato che da via Mattei attraversa il porto e arriva sotto la Banca d’Italia». Se la immagina così, il sindaco Daniele Silvetti, la pista ciclabile che farebbe da cerniera tra la stazione ferroviaria (dal binario 1 Ovest), il polo industriale della nuova darsena e il centro. Un tragitto alternativo rispetto a quello progettato e realizzato, solo in via provvisoria, dalla precedente amministrazione comunale. Infatti l’idea della ciclabile che si estende tra via Marconi e via XXIX Settembre non è mai piaciuta alla giunta Silvetti. Che ne avrebbero interrotto l’iter di realizzazione è emerso subito, fin dai primi mesi di insediamento del nuovo governo cittadino. Mentre erano rimaste avvolte dalle nubi le possibili alternative.

L’incontro

Ora il sindaco scioglie ogni riserva indicando il progetto che presto andrà a sottoporre al presidente dell’autorità portuale, Vincenzo Garofalo. «Non c’è ancora una data fissata - afferma Silvetti -, ma avevamo già prospettato di incontrarci la prossima settimana per fare il punto sulle infrastrutture».

Sarà, infatti, Garofalo a dover dare l’assenso alla realizzazione del progetto che si svilupperebbe interamente in area portuale. «Partenza da via Mattei - spiega il sindaco -, prolungamento verso il Mandracchio, poi attraverso la dogana e arrivo sotto la Banca d’Italia». La novità: «Non riaffiorerà mai su via XXIX Settembre» tiene a precisare Silvetti.

Le risorse

Sui fondi è il vicesindaco, nonché assessore alla Mobilità, Giovanni Zinni a fare il punto: «Verranno utilizzati quelli stanziati dal bando ministeriale per la ciclabile di via Marconi, sui quali abbiamo chiesto una proroga» specifica. Un milione e 161mila euro dal Ministero dell’Ambiente che verranno dirottati sul nuovo progetto. Sulle tempistiche rimane uno stretto riserbo. Sindaco e vice non si espongono. «Prima il dialogo con l’autorità portuale» taglia corto Zinni. Ma nell’indirizzo politico della Giunta c’è, senz’altro, l’intento di portare a casa l’infrastruttura che nulla avrà a che vedere con il progetto originario. Il destino della fettuccia rossa che costeggia l’altra sponda degli Archi è ormai segnato: verrà eliminata e al suo posto saranno realizzati dei parcheggi. Utilizzo che, in verità, si manifesta già da tempo. Gli impavidi che insistono ad attraversarla sulle due ruote, devono compiere un pericoloso slalom tra le auto.

I rischi

Ciò che subito non ha convinto Silvetti e i suoi, è il rischio che avrebbero corso i ciclisti nell’affrontare la pedalata sulla stessa carreggiata dove transitano automobili e bus. Mentre isolando il tracciato in un’area a bassa intensità di traffico il rischio si riduce considerevolmente. E poi, tagliando il porto dall’area industriale fino al centro, si apre l’opportunità di dare un servizio ai lavoratori delle aziende portuali. «Il tracciato di via Mattei, già esistente - spiega il sindaco -, mi dicono che viene utilizzato dagli operai che lavorano nei vari capannoni». Quindi un’infrastruttura che agevola i collegamenti non solo a chi arriva in stazione e cerca un modo alternativo per raggiungere il centro. Ma anche agli operai che raggiungono il posto di lavoro sulle due ruote.

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