ANCONA Panico dentro il centro commerciale Conero alla Baraccola. «Hanno spruzzato, hanno spruzzato». Le grida della gente in fuga risuonavano dentro la galleria. L’odore acre era inconfondibile. «Una donna ha ci ha scaricato addosso una bomboletta di spray al peperoncino» racconta Emanuela Compagnucci, ancora sotto choc, responsabile sicurezza del supermercato Conad. Il fatto è accaduto intorno alle 17,30 di ieri. La donna era stata sorpresa a rubare dagli scaffali. «L’ho lasciata fare, poi ho aspettato che superasse la cassa» continua la security.
La concitazione
All’altezza della vetrina del negozio Fiorella Rubino è stata fermata. «Che cos’hai nascosto addosso» le ha chiesto la responsabile della sicurezza.
La testimonianza
Intanto la responsabile era stata bloccata dalla security del Conad e poi consegnata ai carabinieri che l’hanno prima consegnata al personale medico della Croce Gialla per verificare il suo stato di salute. Per fortuna l’aria della galleria è tornata ad essere respirabile nel giro di un’oretta, ma nel frattempo molti dipendenti dei negozi sono usciti per non rimanere intossicati. Il centro commerciale non ha mai chiuso al pubblico. Seppure all’esterno sostavano i mezzi di soccorso e dei carabinieri, in molti, famiglie comprese, hanno proseguito nello shopping tra i negozi.
«Stavo nella mia postazione, quando di botto mi sono sentita soffocare. Non riuscivo più a respirare» racconta Alessandra Volpe, responsabile dello stand Very Mobile. Chi scappava verso le uscite della galleria commerciale, chi ha cominciato a gridare in preda al panico. «Istintivamente sono corsa anch’io fuori, perché veramente era diventato impossibile rimanere all’interno - continua -. Tra l’altro sono un soggetto allergico, ho avuto paura».
Tanto che la donna, una volta raggiunto il parcheggio, ha chiesto subito di essere visitata dai medici della Croce Gialla. Per fortuna nulla di grave. Ma come lei anche tanti altri hanno dovuto ricorrere alle cure del personale medico, per lo più a causa dello spavento dovuto alla sensazione di soffocamento. «Ancora sento la gola arsa, un fastidio che non vuole andarsene» riprende la dipendente della compagnia di telefonia mobile. «Ho chiamato anche il mio titolare per raccontargli quanto accaduto» prosegue, ancora sotto choc. Probabilmente a qualcuno è tornato in mente quanto successo alla Lanterna Azzurra di Corinaldo. Tragedia causata proprio dalla follia dello spruzzare in aria lo spray al peperoncino in luoghi chiusi e, per di più, senza un vero motivo.