Sposarsi nelle aziende vinicole di Ancona? Da oggi si può. Ecco le location consentite

Sposarsi nelle aziende vinicole? Da oggi si può. Ecco le location consentite
Sposarsi nelle aziende vinicole? Da oggi si può. Ecco le location consentite
di Antonio Pio Guerra
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 15:13

ANCONA Sposarsi nelle aziende vitivinicole? Da oggi si può. Sono infatti due le nuove location per la celebrazione del rito civile cui l’amministrazione comunale ha dato il via libera ieri. Si tratta di due aziende agricole, l’Arco degli Angeli e Moroder. 

 
Le opzioni 


 

Il totale dei possibili teatri per il “sì” più importante della propria vita sale dunque a 7, con le new entry che si aggiungono alla Sala Giunta di Palazzo del Popolo, al Palazzo degli Anziani, alla Mole Vanvitelliana, al Seebay Hotel di Portonovo e allo scalo di Marina Dorica. «Nel tempo si è consolidata la richiesta di coloro che vogliono contrarre il matrimonio civile, di celebrarlo in luoghi caratterizzati da una cornice naturalistica, storica ed anche paesaggistica» spiega il Comune, annunciando la novità. Si amplia dunque il parterre, ma non sono previsti maggiori esborsi per i futuri coniugi che sceglieranno l’opzione naturalistica per celebrare il rito.

Verranno applicate le consuete tariffe previste dal Comune per tutte le sedi in cui è possibile celebrare le cerimonie. 


I numeri


Sono stati 150 i matrimoni officiati con rito civile nel 2023, cui si aggiungono 7 unioni civili. Un numero in leggero calo rispetto ai 180 del 2021 ma bisogna ricordare come tante cerimonie fossero state posticipate negli anni precedenti a causa della pandemia. In pieno periodo Covid, infatti, nel 2020 furono appena 96. Perché sì, ci si poteva sposare, ma in solitudine, senza festa o grandi sfarzi. Meglio il 2021 coi suoi 146 matrimoni ma l’incertezza era ancora tanta. Da notare, infine, come rimanga stabile il numero di unioni civili. Sette quelle nel 2023, si diceva: tante quante quelle dell’anno precedente. Che si scelga di farlo davanti al Tricolore o all’abito talare, la sostanza non cambia: Ancona crede ancora nell’amore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA