Ancona, le soffia il lavoro e scatta la vendetta. Badante finisce ko con un cazzotto

Ancona, le soffia il lavoro e scatta la vendetta. Badante finisce ko con un cazzotto
Ancona, le soffia il lavoro e scatta la vendetta. Badante finisce ko con un cazzotto
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 11 Ottobre 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:51

ANCONA L’anziana la licenzia e prende in casa una nuova badante, più giovane. La donna rimasta senza lavoro si vendica e aggredisce la neo assunta, sferrandole un cazzotto in pieno volto all’urlo di: «Mi hai rubato il lavoro». La dinamica di quanto avvenuto il 6 novembre del 2019 in via Maratta è emerso ieri nel corso del processo che ha come imputata una peruviana di 66 anni, accusata di lesioni personali gravi. All’ospedale c’era finita una connazionale di 37 anni, “colpevole” di essere subentrata all’imputata come badante di una signora anziana. 


Le lesioni

Per le lesioni subite al volto, la prognosi era stata di 50 giorni.

In particolare, la donna era rimasta ferita al naso e al labbro superiore. Colpa, stando a quanto contestato dalla procura, del cazzotto sferrato dall’imputata, difesa dall’avvocato Gabriele Galeazzi. La dinamica dell’agguato è stata ricostruita ieri in udienza dalla persona offesa. L’aggressione era avvenuta sotto casa dell’anziana, in via Maratta, che da poco aveva licenziato la 66enne, prendendo in casa l’altra peruviana. «Stavo quasi sotto il portone dell’anziana, ero di spalle - ha detto la vittima - e a un certo punto ho sentito che qualcuno mi stava strattonando». A quel punto, si era girata, imbattendosi nell’imputata. «Mi ha dato un pugno sul volto e mi ha insultato» le parole della 37enne. La peruviana licenziata le avrebbe detto: «Mi hai rubato il lavoro». Poi, la fuga dietro il supermercato Coop di via Maratta. La donna sarebbe stata vista scappare con altre persone (al momento rimaste ignote) a bordo di un’auto bianca. 

I soccorsi

Sotto choc e sanguinante, la colf più giovane aveva chiamato il compagno e l’anziana che accudiva da poco. Era stata poi portata ai poliambulatori del viale della Vittoria e in un secondo momento al pronto soccorso di Osimo. L’aggredita aveva sporto denuncia ai carabinieri, facendo il nome dell’imputata. Lei rigetta ogni contestazione. Verrà sentita dal giudice all’udienza del 14 novembre. Poi, è prevista la discussione con relativa sentenza. 

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