ANCONA Due anni di reclusione, pena sospesa. È la condanna inferta dal giudice Corrado Ascoli a un ex ispettore del comando della polizia locale di Sirolo. L’uomo, 66enne ormai in pensione, doveva rispondere di due reati: falso materiale e la violazione della legge sul pubblico impiego, in merito alle fasulle attestazioni di servizio.
Le segnalazioni
Almeno dieci episodi erano finiti nel mirino della procura dopo le segnalazioni fatte scattare dal comando stesso e dai carabinieri della stazione di Numana.
Le telecamere
Pierantoni aveva anche visionato le telecamere della cittadina, dove si vedeva il 66enne arrivare con l’auto a Sirolo per poi andarsene via subito dopo «e poi tornare alle 11.43». Questo, stando alla procura, sarebbe l’unico episodio di sconfinamento dell’imputato. Considerando le incongruenze, il comandante aveva chiesto a tutti i colleghi in servizio il 28 agosto una relazione dettagliata del lavoro svolto. L’imputato, che sosteneva di essere entrato in ufficio attorno alle 8, aveva sostenuto di essersi fermato a salutare un collega. Quel collega, in realtà, il 28 agosto non si trovava a Sirolo ma all’ospedale. Così aveva precisato il comandante quando era stato ascoltato in aula dal giudice.
I minuti
Giusto per dare la misura delle assenze contestate: per esempio il 20 settembre sono stati conteggiati 13 minuti di assenza, il 24 settembre 17 minuti. Il Comune di Sirolo si era costituito parte civile con l’avvocato Fabrizio Naspi. L’ente è già stato risarcito dall’imputato, difeso dall’avvocato Antonio Osimani. La difesa valuterà il ricorso in appello dopo la lettura delle motivazioni.