ANCONA Volevano gli eventi per restare aperti. Gli eventi ci sono, ma la musica non cambia. Anche domenica, nonostante le 5mila presenze trascinate in centro al ritmo carioca del Carnevale di Ancona, ancora troppe le serrande abbassate durante la grande festa in maschera. «La dimostrazione che qualcosa non è andato nel migliore dei modi» bacchetta Michele Zannini, titolare del Caffè Giuliani e presidente Confcommercio delegazione di Ancona. Nulla togliere al tenore dell’evento: «Quest’Amministrazione sta lavorando bene sotto questo punto di vista - conferma Zannini -, ma abbiamo bisogno di più organizzazione». «Serve agire con la tempistica giusta - appunta Andrea Cantori, Cna Ancona -, non possiamo navigare a vista». Il vero nodo, per altro condiviso dalle categorie di settore, «è la necessità di una programmazione a lungo raggio, concertata con tutte le associazioni di riferimento, e attraverso la quale possiamo mettere in campo le giuste strategie facendo leva sui nostri associati» sottolinea Cantori.
L’appello
Il sindaco Daniele Silvetti, sulle nostre pagine, ha lanciato una sorta di appello al mondo del commercio: «Serve un impegno fuori dall’ordinario» ha detto.
Gli ostacoli
Tra le ragioni che hanno portato alcuni bar a restare chiusi, l’ordinanza che ha imposto la riduzione dell’ampiezza dei dehors per il transito del corteo lungo il Corso. «Nulla di così eclatante - ribadisce Zannini - qualche metro in meno e gli ombrelloni chiusi. Tutto sommato si è lavorato bene». Fermo restando, però, che ogni impresa deve tenere in equilibrio i propri bilanci. Meno sedute, meno incasso in sostanza. «Il momento non è di certo dei migliori - sottolinea Pierpaoli -. Da una parte è auspicabile migliorare l’aspetto della programmazione, questo sì. Ma dall’altra ogni impresa deve pur fare le proprie valutazioni».
La stagione
Intanto il tempo passa. Archiviato Carnevale, dietro l’angolo c’è subito la stagione crocieristica. Cinquantasei toccate al porto di Ancona a partire dal 5 aprile. «Per sviluppare un’azione mirata all’accoglienza ci servono un paio di mesi» fa presente Cantori. Tutti ai blocchi di partenza? Non proprio. La famosa Consulta del Commercio, che dovrebbe mettere Comune e associazioni di categoria intorno a un tavolo, ancora non c’è. Sugli eventi estivi la nebbia si dipanerà a primavera. La Grande Ancona punta sul turismo. Masulle leve da utilizzare c’è ancora un po’ da fare.