ANCONA - Vuole andare via dal fast food senza pagare la birra e una bottiglia di aranciata. Il titolare gli ordina di pagare e lui reagisce tirando fuori un taglierino. Nasce una colluttazione, ma il proprietario del locale finisce ko con un fendente e un cazzotto sullo sterno. Per il caos scatenatosi lo scorso luglio in un Kebab di piazza Rosselli è stato condannato un gambiano di 30 anni. Il collegio penale gli ha inflitto ieri 8 mesi di reclusione per il reato di lesioni.
Le altre accuse
È stato anche condannato a quattro mesi di arresto per il possesso ingiustificato del taglierino della lunghezza di 21 centimetri, ma assolto dall’accusa più pesante: rapina. All’ospedale, all’epoca dei fatti, c’erano finite due persone, entrambe di origine pakistana: il titolare del locale e un suo amico, che era intervenuto per difenderlo dalla furia del gambiano. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Pietro Sgarbi, era stato arrestato dalle Volanti della questura.
Per quanto riguarda i fatti, prendono in esame l’episodio avvenuto nel tardo pomeriggio dello scorso 28 luglio, in piazza Rosselli.
Il tentativo di fuga
Prima che se ne andasse, i pakistani avevano tentato di bloccarlo. Il gambiano aveva però estratto dalla tasca il taglierino, cercando di colpirli. Il titolare era stato aggredito con un pugno al torace e aveva riportato una lesione superficiale al braccio dovuta al fendente. L’altro era stato colpito con una sequela di cazzotti, finendo a terra. Per entrambi i feriti, la prognosi era stata di sette giorni. Il gambiano era stato fermato nell’immediatezza dai poliziotti.