Portonovo, giù un capanno di Rubini
dichiarato abusivo nei mesi scorsi

Portonovo, giù un capanno di Rubini dichiarato abusivo nei mesi scorsi
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Sabato 14 Aprile 2018, 09:05
ANCONA - Ancora demolizioni a Portonovo, lato molo. Dopo il ristorante Da Anna è toccato al capanno dove Franco Rubini teneva la sua barca al riparo dalle intemperie specialmente nel periodo invernale. Ad abbatterla gli stessi Rubini, con l’ausilio di una ruspa, in seguito all’ordine di demolizione ricevuto lo scorso anno per abusi edilizi. E’ ancora in piedi, invece, il capanno adiacente dove si trova il defibrillatore per pubblico servizio nella baia ed è base della Società Nazionale di Salvamento. Questa funzione, oltre alla richiesta di condono avanzata diversi anni fa, potrebbero per ora averlo risparmiato dalla demolizione. Ovviamente amareggiato per il forzato abbattimento Franco Rubini, che con un magone nello stomaco preferisce comunque non commentare magari pensando ai tanti e tanti anni in cui ha utilizzato il capanno come custodia per la sua fidata barca con cui esce ogni mattina a pesca e con la quale ha effettuato diversi salvataggi in mare.

Sempre ieri, invece, si sono conclusi i lavori della messa in sicurezza del costone di roccia lungo la strada di accesso a Portonovo, franato a inizio marzo. La ditta, dopo avere provveduto prima alla pulizia della carreggiata dei grossi massi staccatasi dall’alto ed avere poi ripulito l’intero costone, ha concluso l’intervento posizionando le reti paramassi a difesa dell’intero tratto. Reti di una lunghezza di 30 metri ed alte 4.

Operazione conclusa in tempi abbastanza brevi rispetto alla portata dell’intervento, come sottolinea l’assessore Stefano Foresi. «Debbo ringraziare la ditta e chi ha progettato i lavori per la celerità che permette di rendere completamente agibile la strada d’accesso all’inizio della stagione turistica». Nella baia sono attesi il ripascimento lato molo e l’eliminazione della polvere in una delle due carreggiate del parcheggio Lago Grande («saranno fatti entrambi entro giugno» assicura l’assessore Pierpaolo Sediari), mentre la Forestale ha apposto i sigilli al bar Ramona. Sigilli motivati da alcune proteste dopo la rimozione della tettoia del gazebo davanti al manufatto ritenuto contenente amianto. Ora è tutto bloccato, in attesa delle verifiche del caso, anche se Ramona Emergenti, la titolare, sostiene che si tratta di materiale in vibro cemento già fatto analizzare al momento del suo posizionamento
Sul fronte ex Mutilatini, dopo il bando deserto per il recupero, l’associazione Portonovo per Tutti ha convocato per giovedì prossimo (ore 18, Aula del Mare all’Ap) un’assemblea «per poter assumere le decisioni più opportune in merito ai possibili ruoli che l’associazione potrebbe svolgere in seno all’auspicata nuova fase».
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