ANCONA - Non è ancora chiaro perché l’abbia fatto, ma molto probabilmente ha agito per ritorsione. Parlano di «ragioni di concorrenza commerciale» i carabinieri della Compagnia di Ancona che hanno individuato e denunciato il vandalo ritenuto l’autore delle scritte oscene e omofobe realizzate sulle vetrine di tre parrucchierie, nella notte tra domenica e lunedì scorsi. Il writer scatenato è un coiffeur anconetano di 54 anni che avrebbe agito per vendetta nei confronti dei colleghi.
Per gli investigatori sarebbe stato lui, armato di pennarello nero, a vergare parolacce e insulti gratuiti sulle vetrine delle attività commerciali concorrenti, spostandosi da un punto all’altro nella stessa notte: il salone “Luca & Andrea” di corso Amendola, inaugurato quattro mesi fa da Luca Commone e Andrea Lops, quello di Gabriele De Carolis al Viale della Vittoria e quello di Morena Iobbi in piazza del Papa. In un caso è stata imbrattata anche la facciata esterna, non solo le porte a vetri. Nel raid è finito anche un bar di corso Amendola: all’ingresso è stata ritrovata una piccola scritta che il titolare ha subito cancellato. L’attenzione degli investigatori si è subito concentrata sulle immagini registrate dalla videosorveglianza di uno dei tre saloni, quello gestito da Commone e Lops, che martedì mattina hanno deciso di sporgere denuncia, insieme agli altri due colleghi, presso la stazione dei carabinieri di via Piave. Analizzando i filmati hanno prontamente riconosciuto il parrucchiere di 54 anni che, impugnando un pennarello nero, era impegnato a scrivere frasi oscene e insulti anche di stampo omofobo sulle vetrine dei negozi, come se fossero lavagne.
Nel giro di 72 ore sono riusciti a identificare e denunciare a piede libero il coiffeur-writer: inequivocabili le immagini, dal momento che ha agito a volto scoperto.