In centro ci sono novemila parcheggi: non bastano neanche per i residenti. Già rilasciati 16.300 permessi

In centro ci sono novemila parcheggi: non bastano neanche per i residenti. Già rilasciati 16.300 permessi
In centro ci sono novemila parcheggi: non bastano neanche per i residenti. Già rilasciati 16.300 permessi
di Stefano Rispoli
4 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Maggio 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 10:45

ANCONA - Novemila parcheggi in centro posson bastare? Macché. Non sono sufficienti nemmeno per soddisfare la domanda dei residenti: in 16.300 hanno già rinnovato il permesso per la sosta, più del doppio rispetto ai posti blu disponibili in città, circa 8mila, che peraltro si sono ridotti di 300-400 unità per via dei cantieri diffusi e dell’estensione dei dehors in epoca Covid. La sete di parcheggi non si placa e conferma l’attualità e l’urgenza di un problema scottante che sarà al centro dell’agenda urbana del futuro sindaco, chiunque sia eletto. 

Furtarelli e disordine al cimitero: il Comune di Fermo mette i lucchetti col gettone a scope, palette e innaffiatoi


La situazione   


Per un’analisi corretta bisogna partire dai parcheggi multipiano: quelli gestiti dal Comune sono quattro e offrono complessivamente più di 900 posti fra Archi (587), Traiano (140), Umberto I (99) e Cialdini (78).

Ma sono adeguatamente sfruttati? «Bisogna sfatare un mito - dice Giorgio Luzi, amministratore delegato di Mobilità&Parcheggi, società partecipata dal Comune -. Al mattino la percentuale di saturazione raggiunge l’85-90%, mentre nel pomeriggio scende al 40% ed è naturale che sia così. Mi riferisco anche al park degli Archi che, contrariamente a quanto si pensa, è molto utilizzato, specie dai pendolari, grazie alla tariffa di 2 euro per tutta la giornata che include il biglietto della navetta per il centro».

Insomma, i multilevel non bastano, a detta di M&P. Per questo si ragiona sulla possibilità di costruire nuove infrastrutture, dall’autostazione Verrocchio (che dovrebbe essere pronta per la fine dell’estate) al San Martino. L’obiettivo? «Realizzare parcheggi-cerniera attorno al centro, in modo da cinturarlo e liberarlo dal traffico e dallo smog», spiega Luzi. Ma come: creo più parcheggi per ridurre il flusso di auto? Sembra un ossimoro, ma per l’amministratore di M&P non lo è. «Si stima che il 30% dei veicoli che girano in centro siano alla ricerca di un posteggio - argomenta -. Se alle persone diamo la possibilità di trovare posto immediatamente, attraverso i multipiano, si riduce il traffico passivo, ma anche le emissioni in atmosfera del 30-40% e il rischio di incidenti e di investimenti». 


Che poi questa strategia sia l’anticamera di un’ipotetica estensione dell’isola pedonale, dipenderà dalle future scelte politiche. Senza trascurare un aspetto non di poco conto. «Forse dal 2035 potranno circolare solo auto elettriche - riflette Luzi -. Cosa vogliamo fare, riempire il centro di colonnine per la ricarica? I parcheggi multipiano, opportunamente progettati anche per gli attacchi delle spine, risolveranno questo problema». Il concetto di sosta pensato da M&P, a ben guardare, sta già trovando attuazione. Rientra in questa logica la costruzione dell’autostazione all’ex Verrocchio, opera da 4,2 milioni di euro sulla cui sommità verrà realizzato un park scambiatore da 261 posti al servizio della stazione ferroviaria e non solo. «Qui applicheremo tariffe molto vantaggiose per la sosta di lunga durata - spiega Luzi -. Il principio di base è che più mi allontano dal centro, più deve essere agevolata la sosta attraverso prezzi più bassi». 


Le strategie


Quanto ai parcheggi più centrali, il percorso è tracciato. Da un lato, il multipiano all’ex caserma San Martino da 114 posti per il quale esiste un progetto definitivo da 4,8 milioni che dovrà passare al vaglio del prossimo sindaco. Dall’altro, l’ex Umberto I che il Comune gestisce solo per un terzo perché gli altri due piani del park, benché finiti, sono congelati da anni dal crac del residence Il Cardeto. «L’intenzione è di acquistare l’intero parcheggio dal fallimento proprio per completare la cerniera attorno al centro», conferma il direttore di M&P. Sarebbero altri 250 posti auto al servizio della città. Ma ogni strategia non può prescindere dall’integrazione con il trasporto pubblico: «Va creato un collegamento veloce tra la stazione e piazza della Repubblica, tipo un bus ogni 5 minuti», incalza Luzi. Che poi il progetto sia traduca nell’anello filoviario o nella metropolitana di superficie, sarà la politica a deciderlo. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA