ANCONA - Il conto alla rovescia è finito segna meno due giorni all’avvio dei lavori. Lunedì lo start alla riqualificazionel del Palaveneto: 6 milioni dal Pnrr per un’opera che verrà a costare complessivamente 8,8 milioni. Il restyling si snoderà su tre tranche, ma il nodo che l’amministrazione comunale dovrà sciogliere in tempi brevi è quello dei parcheggi, in particolare per i residenti.
Il primo step, a dire il vero, non avrà ripercussioni particolari sulla sosta.
La roadmap
Per il secondo stralcio, la demolizione del fabbricato dello spogliatoio, antistante alla piazzetta, l'area sarà invece completamente interdetta e messa a disposizione del cantiere. A questo punto servirà recuperare altri posti auto: Circa 45 per i residenti - spiega Tombolini -, che andremo ad individuare nelle zone limitrofe». Il terzo step, invece, è quello finale e si estende fino a marzo 2026, termine previsto per la consegna del nuovo palazzetto dello sport. La costruzione di 6 piani sarà dotata anche di un ampio parcheggio sotterraneo. Al piano terra verrà ricostruita una palestra polivalente (40x20) con pavimentazione in parquet. E ancora: 2 palestre minori, una ludoteca all'ultimo piano, gli spazi per gli atleti e una tribuna spettatori da 500 posti. La ristrutturazione dell'edificio comprende l'adeguamento sismico e la riqualificazione energetica. Come previsto dal progetto, sarà certificato al massimo efficientamento energetico grazie ad una impiantistica di ultima generazione, che funziona con pompe di calore a basso consumo, impianto a pannelli radianti nel pavimento, impianto fotovoltaico in copertura Kwp. Il nuovo palasport, in sostanza, consumerà ciò che produrrà e viceversa.
Le scadenze
Con due mesi di ritardo, il restyling del Palaveneto è pronto a decollare. Per un momento si è temuto il peggio: considerato lo slittamento del cantiere e il traguardo del 30% dei lavori entro fine settembre, si è addirittura paventato l’addio alla riqualificazione. Ma secondo un cavillo relativo al finanziamento Pnrr, il target del 30% non sarebbe così perentorio. Ovvero: se il restyling arrivasse alla scadenza di settembre anche con il 20% di lavori eseguiti, non interferirebbe con l’erogazione del finanziamento. Quindi, ad ora, nessun pericolo.