Ossigeno per Conerobus, a Natale ecco il regalo da 3,6 milioni dalla Regione

Ossigeno per Conerobus, a Natale ecco il regalo da 3,6 milioni dalla Regione
Ossigeno per Conerobus, a Natale ecco il regalo da 3,6 milioni dalla Regione
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 6 Dicembre 2023, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 15:13

ANCONA  - Sos Conerobus, l’azienda municipalizzata di trasporto pubblico locale annaspa. Lo ha confermato il sindaco Daniele Silvetti ieri a margine della presentazione del bilancio di previsione 2024. «La stiamo salvando» puntualizza. E per non lasciarla sprofondare nel baratro da 4,5 milioni di euro di deficit serve un piano industriale in grado di «risanare l’azienda e renderla competitiva» replica il primo cittadino. Il piano è in via di elaborazione e nella migliore delle ipotesi verrà presentato antro i primi mesi del prossimo anno all’assemblea dei soci.

«Dovrà essere a regime per il 2024» specifica il vicesindaco Giovanni Zinni, nonché assessore ai Rapporti con Conerobus.

Intanto la prima ancora di salvataggio è rappresentata dai 3,6 milioni di euro che stanno per arrivare dalla Regione. «Questione di giorni - sottolinea Silvetti -. Entro metà mese quella somma sarà già arrivata». Una boccata d’ossigeno per l’azienda e soprattutto per i dipendenti. «I due milioni e mezzo anticipati la primavera scorsa dalla precedente amministrazione comunale sono terminati - incalza il sindaco -. La situazione in cui ci hanno lasciato l’azienda è molto grave».

La gestione

Dunque è stata avviata una fase di contenimento dei costi e di efficientamento della gestione. Un Piano che punta alla riduzione delle perdite, all’ottimizzazione del servizio e alla riorganizzazione dell’intera azienda. Silvetti parla anche di «paurose zone d’ombra» riguardo la passata gestione dell’azienda di tpl. Il sindaco fa riferimento ad una «mancanza di indirizzi che arrivava dal socio di riferimento», tradotto il Comune di Ancona nella veste della precedente Giunta.

«Mi risulta che chi fossero state delle proposte di investimenti da parte dell’azienda a cui il Comune non ha voluto dare seguito» si limita a dire il primo cittadino, parlando di progetti rimasti per lungo tempo dentro i cassetti e che inevitabilmente, ad un certo punto, saltano fuori. Ma adesso ha ormai poca rilevanza riavvolgere il nastro e mettere in controluce una governance che non c’è più. «Dobbiamo rilanciare la società per prepararci alla gara del 2026 - riprende il sindaco -, ma prima dobbiamo capire quale siano le sacche di perdita che dipendono dalla inefficienza e dalla cattiva gestione. O dalle mancate occasioni, non sostenute dal socio di maggioranza, che hanno impedito il rilancio dell’azienda».

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