Ospedale Torrette, numeri in crescita: «In Rianimazione 8 nuovi posti letto. Incrementiamo la pianta organica»

Ospedale Torrette, numeri in crescita: «In Rianimazione 8 nuovi posti letto. Incrementiamo la pianta organica»
Ospedale Torrette, numeri in crescita: «In Rianimazione 8 nuovi posti letto. Incrementiamo la pianta organica»
di Maria Teresa Bianciardi
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Sabato 9 Marzo 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:38

ANCONA - La lezione del Covid si concretizza in una cifra: otto nuovi letti in Clinica di rianimazione da attivare entro aprile. Uno scatto che, per l’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, equivale alla messa in pratica del decreto legge 34 del 2020 sulle “misure urgenti in materia di salute connesse all’emergenza-pandemia”. Alla stessa voce, Armando Gozzini dilata tempi e potenzialità della cittadella sanitaria che governa. «Arriveremo a contarne 50 di quei letti in più». Un patrimonio dedicato alla degenza che si somma ai 938 già esistenti. 


Il ritmo 


La sequenza delle slide scorre a ritmo sostenuto nella Sala Raffaello del Palazzo della Regione, il direttore generale è lì che concentra un presente, di risultati raggiunti e di lavori in corso, che sottende a un futuro di hub con 23 specialistiche esclusive e oltre 25 milioni di investimenti fino al 2026, di cui 7,9 milioni di risorse Pnrr.

Un obiettivo, che per il dg implica dei passaggi obbligati. «Ci poniamo come nodo nevralgico nelle reti cliniche regionali, prefiggendoci due obiettivi strategici». Il primo: «Fortificare le interconnessioni con tutte le strutture ospedaliere marchigiane». Secondo: «Potenziare il collegamento con i servizi socio-sanitari territoriali, prevalentemente quelli del distretto e dell’Ast di Ancona». Terzo: «Progettare e puntare su tecnologie e infrastrutture». Una necessità per gestire i pazienti più gravi, segnati da ictus, infarto del miocardico acuto, politraumi. 


I fondi 


Cambia l'angolazione, ma non la sostanza, il governatore Francesco Acquaroli, che siede accanto a Filippo Saltamartini, suo vice e assessore alla Sanità, e ad Aldo Salvi, sottosegretario alla presidenza della Giunta. «Gli investimenti in tecnologia e innovazione - rimarca - sono fondamentali per restare a quel livello di competitività dimostrata: negli ultimi due anni è stato classificato l’ospedale pubblico migliore d’Italia. Un risultato che comporta oneri e onori, ma anche la responsabilità di riuscire a mantenere la posizione conquistata». Procede in prospettiva, il presidente: «Costruire, con la nuova riforma, un assetto che sia in grado di semplificare l’approccio del paziente, di decongestionare i pronto soccorso, di arrivare a liste d'attesa in grado di dare le risposte adeguate nel minor tempo possibile».


Nei numeri si staglia il profilo d'una macchina che gira a pieno regime. «Tra medici, infermieri, operatori sanitari e amministrativi siamo a quota 3.910. Una cifra che contempla i precari, ma non gli specializzandi, necessaria per far funzionare la struttura». Il messaggio, neppure troppo criptato, è che sotto quel livello di guardia non si potrà scendere. Tradotto: incremento, consolidamento della pianta organica, stabilizzazioni. 


Le cifre


Le slide si rincorrono. Nel 2023 sono stati 41.449 i ricoveri, tra ordinari e day hospital. Nei blocchi operatori di Torrette e Salesi sono stati eseguiti 16.791 interventi chirurgici, nelle strutture altamente specialistiche sono state messe a segno 16.946 procedure interventistiche invasive di elevata complessità. Gli accessi al pronto soccorso di via Conca sono stati 53.093, con una media, sempre troppo sostenuta, di 145 passaggi al giorno. Il filtro della medicina territoriale ancora non genera l'effetto dovuto. Al Salesi lo stesso dato è in calo rispetto al 2022: al punto di prima emergenza sono stati 28.773 gli ingressi. Le prestazioni di specialistica ambulatoriale sono arrivati a 2,2 milioni. Torna ai prossimi tagli del nastro, Gozzini. Elenca con soddisfazione la camera ardente, i posti letto per detenuti, la convenzione con Casale Angelini, per ospitare i familiari dei pazienti, la chirurgia ricostruttiva del Progetto Donna. Ribadisce il traguardo più ambizioso: «Entro tre anni il nuovo Salesi sarà a Torrette». Nell’attesa, verranno rinnovate le sale parto del pediatrico che ancora si apre in fondo al Viale. Il tempo della cura non ammette pause di sospensione. 

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