ANCONA Perseverare è diabolico e questo i writer lo sanno benissimo. Tanto che nell’imbrattare l’ingresso del parcheggio Traiano appena ripulito, il segno vergato sul muro dalla bomboletta nera lascia chiaramente intravedere la scritta “sgaro”. Ovvero “sgarro”, ma in dialetto. Non è passato che un mese dal 5 febbraio scorso, quando i tecnici di una ditta triestina erano scesi fino ad Ancona per istruire gli operai locali sull’uso di un gel nanotecnologico per la pulizia dei graffiti. Il punto di partenza era stato fissato proprio in via XXIX Settembre, all’ingresso del park coperto. Peccato che la favola sia durata che qualche settimana.
L’assalto
Ma questo andava messo in conto.
Le telecamere
«Una volta che avremo fatto sapere che la struttura è attiva e funziona, a meno che non siano criminali incalliti, i vandali ci penseranno due volte prima di agire» commenta Zinni. Il cui obiettivo, però, è sul lungo periodo. «L’attuale ordinanza va traslata in una modifica strutturale del regolamento di polizia urbana. Non possiamo andare avanti di ordinanza in ordinanza, rinnovandole di continuo» spiega. Strutturale o meno, l’importante sarà individuarli questi writer, visto che finora - colpa anche di una copertura delle spycam a macchia di leopardo del territorio - di effetti concreti se ne sono visti pochi. Al contrario dei graffiti, che sono ogni giorno di più.