Scossa 30 ottobre: allarme amianto
da crepa del municipio di Ancona

Scossa 30 ottobre: allarme amianto da crepa del municipio di Ancona
2 Minuti di Lettura
Lunedì 21 Novembre 2016, 11:53

ANCONA - È allarme amianto nel Municipio di Ancona, dopo una crepa aperta dal terremoto del 30 ottobre in un'ala dell'edificio che ospita gli uffici della Segreteria del Consiglio e della Giunta. I dipendenti hanno fatto analizzare a proprie spese la polvere fuoriuscita dalla fenditura, e, stando all'esito degli accertamenti condotti da un laboratorio certificato dalla Regione Marche, resi noti oggi, nel pulviscolo sarebbero presenti tracce di amianto.

Stamani, fa sapere il consigliere di Fi Daniele Berardinelli, «alcuni dipendenti indossano mascherine di protezione, e il rischio è che la presenza dell'asbesto non sia circoscritta». La Rsu ha chiesto un incontro con il direttore generale dell'amministrazione comunale, previsto in giornata. In quell'ala del Municipio lavorano una quindicina di persone (sui 750 dipendenti del Comune), e nel corridoio transitano ogni giorno decine di cittadini.


 «Appresa solo nel pomeriggio di venerdì 18 novembre della situazione di potenziale rischio di salubrità di alcuni locali dell'edificio che ospita la sede centrale del Comune, è stata data immediata disposizione di controllo sanitario ad un laboratorio abilitato che effettuerà l'accertamento oggi». Così una nota del Comune di Ancona, dopo l'allarme amianto lanciato da alcuni dipendenti che hanno fatto eseguire a proprie spese analisi su campioni di polvere fuoriuscita da una crepa del Palazzo comunale dopo il terremoto.

Nel frattempo l'amministrazione comunale ha spostato in altre stanze dello stesso piano l'Ufficio Messi notificatori che, «anche in considerazione del periodo elettorale, non può interrompere l'attività». «Agli altri dipendenti degli uffici potenzialmente interessati è stata lasciata libertà di scelta, sempre solo per la giornata odierna, riguardo il rimanere al lavoro o usufruire di un giorno di ferie. Nel frattempo si sta pensando, nel malaugurato caso di esito positivo delle verifiche in corso, a soluzioni alternative per le unità di personale degli uffici interessati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA