Morta a 15 anni, il cellulare esaminato ai raggi X: la procura di Ancona cerca la verità nelle chat

Morta a 15 anni, il cellulare ai raggi X: la procura cerca la verità nelle chat
Morta a 15 anni, il cellulare ai raggi X: la procura cerca la verità nelle chat
di Federica Serfilippi
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Martedì 7 Novembre 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 07:13

ANCONA La procura scava nel contesto familiare, ma anche tra i file contenuti nel cellulare che usava la ragazzina. Verrà disposta una perizia sullo smatphone trovato e sequestrato a casa della 15enne bengalese che il 30 ottobre si è lasciata cadere dal quarto piano, andando incontro alla morte. Il cellulare della minore era intestato alla mamma, ma era in uso alla studentessa iscritta al primo anno del Podesti Calzecchi Onesti di Passo Varano. L’accertamento, con ogni probabilità, verrà affidato nei prossimi giorni dal pm Andrea Laurino a un analista forense. 

 
La tensione


La disposizione dell’accertamento verrà notificata al papà della 15enne: è l’unico indagato per la tragedia avvenuta al Piano.

L’ipotesi di reato formulata è pesantissima: istigazione al suicidio. La procura sospetta che dietro il gesto estremo della minore possa esserci stato un contesto di tensione familiare, soprattutto con il padre. Nell’abitazione del Piano vivevano la ragazzina, i suoi genitori, il fratello e una sorella con il marito e i due figli piccoli. Una famiglia unita, allargata, ben integrata nel contesto cittadino, stando alla descrizione della comunità bengalese. Religiosa, di fede islamica, ma non integralista. Per questo, sarebbe lontano dalla loro cultura il matrimonio combinato. 


Eppure la 15enne, di quel sospetto, ne aveva parlato lo scorso anno scolastico con un’insegnate della scuola media. «Mi vogliono portare in Bangladesh per farmi sposare» la paura della ragazzina. Si erano allertati i servizi sociali assieme al tribunale dei minorenni. Per il papà e la mamma era iniziato un percorso valutativo, terminato a fine agosto. Erano stati ritenuti «sufficientemente adeguati» a mantenere la potestà genitoriale. Per i servizi l’emergenza era rientrata ma la situazione continuava ad essere monitorata, tanto che la 15enne non ha mai smesso di interfacciarsi con gli psicologi dello sportello scolastico con cui aveva appuntamento il 31, il giorno successivo alla tragedia. 


I quaderni


Oltre al cellulare, dove gli investigatori sperano di trovare almeno un indizio per motivare il volo choc, gli inquirenti hanno sequestrato due quaderni. La ragazzina era attiva sui social: si mostrava con le amiche (a volte con il velo) oppure mentre cantava. Amava Elvis Presley. Oggi la salma partirà da Fiumicino con un volo diretto in Bangladesh. Nel suo paese d’origine si terrà l’ultimo rito funebre. Domenica, a Torrette, c’è stata una piccola cerimonia della comunità bengalese fuori dall’obitorio. 

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