Principio d'incendio sul treno sotto
la galleria: terrore, 15 intossicati

Principio d'incendio sul treno sotto la galleria: terrore, 15 intossicati
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Mercoledì 7 Dicembre 2016, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 20:28

ANCONA - Principio di incendio e tanto fumo a bordo del locomotore del treno regionale 7091 che collega Ancona a Fabriano, all'altezza della galleria di Passo Varano. Le fiamme sono state spente dal personale di bordo con gli estintori, ma alcuni dei 15 passeggeri, subito scesi a terra, sono rimasti lievemente intossicati e si sono stati portati negli ospedali di Ancona, Osimo e Senigallia. Sembra che l'incendio sia stato causato da uno sversamento di olio sul motore. 




 

 Panico, fumo e fiamme su un treno di pendolari per un principio di incendio divampato proprio mentre il convoglio attraversava la galleria di Passo Varano, ad Ancona. A bordo, erano le 7:30 del mattino, c'erano una ventina di passeggeri, quasi tutti poi fuggiti a piedi lungo il tunnel invaso dal fumo. Nessuno è rimasto ferito, ma le ambulanze del 118 hanno accompagnato una quindicina di persone negli ospedali di Ancona, Osimo e Senigallia con sindromi da intossicazione lieve. «'Non si capiva se l'incendio era dentro o fuori il treno, non si vedeva niente...è stata un'esperienza drammatica» ha raccontato una studentessa di 20 anni. Era diretta a Macerata all'Università ma ha trascorso la mattinata al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette. Il regionale 7091 collega Ancona a Fabriano, ed è frequentato da studenti fuori sede e lavoratori pendolari. Un treno di sole due carrozze, con un locomotore piuttosto vecchio «ma revisionato di recente e perfettamente in grado di viaggiare», fanno sapere dal Gruppo Ferrovie dello Stato.

A provocare l'incendio, spento dal personale di bordo con gli estintori, sarebbe stato uno sversamento di olio sul motore del locomotore, agganciato in coda. «Ho sentito un forte botto - ha riferito la studentessa -, come quando due treni si incrociano, ma mi sono detta che non era possibile perché il binario è unico. Poi ho visto le luci dell'incendio e alcuni ragazzi che gridavano 'al fuocò e scappavano verso di noi, verso la parte anteriore del treno». «Già prima si sentiva un odore di bruciato, di frizione riscaldata» ha spiegato Renato, 31 anni. «All'inizio le porte erano bloccate, alcuni sono usciti forzandole, poi sono state aperte e siamo scesi». Ma «le luci d'emergenza non c'erano», o erano coperte dal fumo: unica fonte luminosa le torce dei telefonini, che hanno accompagnato i fuggiaschi per oltre due km di strada ferrata, fino all'uscita dal tunnel. Alessandro, 23 anni, aviere scelto presso l'Aeronautica militare di Loreto, è l'eroe del giorno: «ho sentito chiedere aiuto e sono tornato indietro a prendere un uomo di 40-50 anni che non riusciva a respirare bene». «Sarebbe morto - ha raccontato con il tubicino dell'ossigeno ancora infilato nel naso -, lo tenevo sotto braccio ed è caduto due volte».

Alessandro ha camminato a ritroso per un centinaio di metri. Credeva di andare a soccorrere una signora, perché la voce era «molto flebile», e invece ha salvato un uomo che ha «il mio stesso nome». «Non si vedeva nulla, per fortuna avevo la torcia del cellulare e facevo il conto alla rovescia con le indicazioni chilometriche scritte all'interno della galleria». Sciarpe, foulard, lembi del cappotto tenuti premuti sulla bocca per tamponare il fumo e allontanarsi dall'incendio puntando all'uscita opposta dalla galleria.
Il pm Rosario Lioniello attende la relazione della Polizia ferroviaria per aprire un fascicolo di indagine contro ignoti per il reato di lesioni personali colpose. Gli agenti hanno già interrogato il macchinista e sentito diversi passeggeri. Trenitalia, che ha avviato un'indagine interna, dovrà consegnare una sua relazione alla Polfer, e un «resoconto dettagliato» all'assessore regionale ai Trasporti Angelo Sciapichetti, che poi valuterà «eventuali azioni da intraprendere». La Regione Marche ha un contratto di servizio da 41 milioni di euro l'anno con Trenitalia per le tratte regionali: «sicurezza dei viaggiatori e manutenzione dei mezzi sono prioritari»

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