Lettera ai genitori violenti sugli spalti, Panichi (Figc): «Ai baby calciatori daremo un premio»

Lettera ai genitori violenti sugli spalti, Panichi della Figc: «Ai baby calciatori daremo un premio»
Lettera ai genitori violenti sugli spalti, Panichi della Figc: «Ai baby calciatori daremo un premio»
di Stefano Rispoli
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Domenica 19 Novembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 07:06

ANCONA Un riconoscimento ufficiale per i ragazzi che hanno tirato le orecchie ai loro genitori, dopo la zuffa scoppiata sugli spalti al termine di una partita del campionato Giovanissimi. È più di un pensiero, quello della Figc, che ha apprezzato il gesto di grande maturità compiuto dal gruppo di tredicenni tesserati con la Portuali Dorica. «Sto pensando di organizzare una premiazione a fine anno, ma prima vorrei vederci chiaro e capire cosa è successo esattamente al campo sportivo di Torrette», conferma Ivo Panichi, presidente del Comitato regionale della Figc. 

 
I fatti


Rewind.

Sabato 11 novembre al “Giuliani” si giocava il match tra Portuali Dorica e Biagio Nazzaro, categoria Giovanissimi Cadetti. In campo, tutti ragazzi nati nel 2010. Il finale è palpitante: la squadra di casa è avanti 2-1, ma subisce la rimonta nel recupero e l’esultanza dei giocatori ospiti per il gol del 3-2 non viene accolta bene dai sostenitori della Portuali Dorica.

In tribuna volano sfottò, insulti. Poi alcuni arrivano alle mani. Sono i parenti dei baby calciatori dell’una e dell’altra squadra. Tre fra gli ospiti restano feriti - una mamma, un papà e un ragazzo - e si fanno accompagnare all’ospedale per i colpi ricevuti. La gara termina regolarmente, anche se poi il giudice sportivo, nel multare le due società per la rissa (100 euro a testa) ribalta il risultato del campo perché con la Biagio Nazzaro aveva giocato un giovane non tesserato. 


Il messaggio 


Quando i ragazzi della Portuali Dorica si sono ritrovati in campo, alla ripresa degli allenamenti, si sono confrontati sull’episodio choc e uno di loro ha avuto la bella idea di scrivere una lettera alle famiglie, a nome di tutti, rimbalzata da un cellulare all’altro. «Cari genitori, siamo noi, i vostri figli - si legge in alcuni passaggi del messaggio -. Ci è dispiaciuto ciò che è successo e non vogliamo che si ripeta. Siamo felici che gioite e ci incoraggiate durante le partite, ma non bisogna mai finire come è ormai successo. Non vogliamo farvi la ramanzina: ci ha fatto molto dispiacere vedervi così arrabbiati, senza neanche prestare più attenzione alla nostra partita. Noi vogliamo solo giocare a calcio».

Il club ha applaudito il gesto compiuto dai propri baby tesserati e ora anche la Figc si complimenta con loro. «Sono stati fantastici» commenta il presidente regionale Panichi. Ma non basta elogiare la maturità di ragazzi di 13 anni. Va censurato il comportamento dei genitori violenti. «Il problema è che molti pensano di avere in casa il futuro Messi, ma le statistiche dicono che solo un giovane su 45mila tesserati arriva a giocare tra i professionisti - ricorda Panichi -. E talvolta al centro delle loro invettive non finiscono solo gli avversari, ma anche gli arbitri, spesso ragazzi di soli 15 anni alle prime esperienze. Per fortuna sono episodi isolati, ma già uno per me è troppo».

Bisogna battere la strada della sensibilizzazione. «Insistere con gli incontri tra Federazione, Settore giovanile scolastico, società e famiglie - traccia la linea Panichi -. Gli allenatori, poi, hanno un ruolo fondamentale nell’attività di crescita dei giovani». La polizia indaga sui tafferugli di Torrette, che sarebbero stati ripresi in un video: all’orizzonte si profilano dei Daspo. «Ci aspettiamo provvedimenti - chiude Panichi -. I responsabili non possono restare impuniti». 

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