Ancona, che strazio i lavori all'ex Dreher e al Verrocchio: i cantieri non finiscono mai

Ancona, che strazio i lavori all'ex Dreher e al Verrocchio: i cantieri non finiscono mai
Ancona, che strazio i lavori all'ex Dreher e al Verrocchio: i cantieri non finiscono mai
di Andrea Maccarone
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Sabato 29 Ottobre 2022, 07:05

ANCONA - Cantieri infiniti, si allungano ulteriormente le tempistiche di consegna dei lavori all’ex birrificio Dreher alla Palombella. A fronte di una scadenza iniziale fissata per febbraio 2021, poi slittata per uno stop in corsa, i lavori sono ripresi nei giorni scorsi, ma ora il Comune intravede il nuovo traguardo non prima del giugno 2023. Ancor più problematica la situazione per la realizzazione del nuovo terminal Verrocchio: l’impresa appaltatrice procede a rilento, rischiando di smentire la chiusura del cantiere stimata a giugno 2023.

Dunque un enorme punto interrogativo sulle due opere che dovranno ridisegnare l’ingresso a nord della città e che sta provocando un certo malcontento a Palazzo. «Non siamo per nulla soddisfatti - afferma perentorio l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Manarini -, prenderemo tutte le iniziative necessarie per sollecitare ancora di più l’impresa, anche con i mezzi messi a disposizione dal codice dei contratti». 

Le criticità 

Due anni di Covid, poi gli incentivi del Bonus 110 che hanno distratto le imprese dagli appalti pubblici per tuffarsi su quelli privati decisamente più appetitosi dal punto di vista economico.

A tutto ciò si è andata ad aggiungere la crisi provocata dall’aumento dei costi delle materie prime «e la difficoltà nel trovare le maestranze - spiega Manarini -, tutte concause che conosciamo bene e che hanno determinato problemi che non vengono dall’ente pubblico, ma da un mercato influenzato». Fatto sta, però, che l’accesso da nord alla città rimane intrappolato da cantieri che a fatica si muovono verso la fine. 

La situazione 

All’ex Dreher i lavori sono ripartiti da qualche giorno. Dopo la prima demolizione dell’edificio, infatti, è riemersa una vecchia calchera, ovvero un’antica fornace di calce dell’800. A quel punto si è dovuto rifare il progetto daccapo, che ha previsto anche un delicato intervento di preservazione e valorizzazione delle antiche mura ritrovate. «La ditta ha iniziato la cantierizzazione e presto si avvierà a fare le opere previste dal progetto - assicura Manarini - compreso tutto il percorso che porta al parco della Grande Frana: un tracciato accessibile a tutti che si riconnetterà al sentiero del Borghetto». Il tetto del finanziamento è di un milione e 300 mila euro, ma all’interno di quella cifra l’importo dei lavori è lievitato. Costi, però, che sono stati riconosciuti e coperti dai decreti aiuti del governo nazionale. La ditta che si è aggiudicata l’appalto dovrà ultimare i lavori entro 270 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna del cantiere. Ma se sull’ex Dreher si vede una luce, lo stesso non si può dire per il terminal Verrocchio (costo 4 milioni e 256 mila euro) dove addirittura la consegna dei lavori non ha un traguardo definito. «Da come si sta proseguendo non credo che potrà essere rispettato il termine della primavera 2023» afferma Manarini. Mentre, seppure con un anno di ritardo, il cantiere di via XXIX Settembre è ormai alle battute finali. «Qui siamo certi di finire a dicembre 2022 - assicura l’assessore ai Lavori pubblici -, ma vorrei ricordare che nell’appalto non era prevista la pavimentazione di tutto il percorso che va da largo Traiano a Porta Pia a cui seguirà la nuova balaustra da Porta Pia al Mandracchio che verrà completata entro primavera». C’è però un problema: il parapetto appena realizzato presenta già segni di distaccamento dell’intonaco. Un caso che è finito l’altro giorno in consiglio comunale. 

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