Verrocchio, ripartono i lavori: il terminal sarà pronto tra un anno. Ma per il cavalcavia si cercano ancora i fondi

Sono ripresi i lavori per il terminal del Verrocchio
Sono ripresi i lavori per il terminal del Verrocchio
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 3 Marzo 2022, 08:00

ANCONA - Servono tre chilometri di ponteggi, per tirar su la palazzina passeggeri del terminal all’ex Verrocchio, e trovarli - con la bolla dell’edilizia gonfiata dal Superbonus 110 - è stata davvero un’impresa. Ma dopo aver atteso più di due mesi che il fornitore evadesse l’ordine, il Consorzio Rennova adesso ha ricevuto il materiale necessario per accelerare i lavori nel cantiere lungo la Flaminia, a due passi dalla stazione.

Qui sorgerà la nuova autostazione dei bus, punto di snodo tra trasporto extrurbano e urbano all’ingresso nord di Ancona, con un parcheggio scambiatore da 260 posti auto, 183 a raso nel terrapieno, gli altri 77 nell’impalcato, issato su pilastri in cemento.


Ma quando sarà pronta? Entro il 13 gennaio dell’anno prossimo, secondo il contratto firmato dal Comune di Ancona con il consorzio di imprese edili abruzzesi che con un ribasso del 25,95% si è aggiudicato nel marzo 2020 l’appalto, per un importo di 2,7 milioni, finanziato con i fondi statali del bando periferie.

Ma è probabile che i ritardi accumulati nell’attesa dei ponteggi richiedano un paio di mesi in più per completare l’opera, che comunque al più tardi sarà pronta per l’inizio della primavera 2023.


In questi ultimi giorni il cantiere si è rianimato con 8-9 addetti anche nella parte che si affaccia sulla Flaminia, dopo che per due mesi, aspettando i ponteggi, tecnici e operai si erano concentrati su altre parti dell’infrastruttura, lavorando ad esempio sul retro, per realizzare le terre armate della rampa di risalita verso il parcheggio previsto nel terrapieno. Il Comune ha pazientato senza inviare diffide, perché le difficoltà dell’impresa con i ponteggi erano reali e documentate, finché nei giorni scorsi il materiale per le strutture metalliche è arrivato e si è potuto iniziare a lavorare alla palazzina passeggeri. Entro un paio di mesi la struttura dovrebbe essere completata e intanto si inizierà a edificare i pilastri alti otto metri che sorreggeranno la copertura. Poi verrà completata la rampa di accesso al parcheggio. Il consorzio Rennova ha garantito anche di recente al Comune il rispetto dei tempi, ma Palazzo del popolo assicura che vigilerà assiduamente sul cronoprogramma, per scongiurare altri ritardi. 


Resta invece sospesa la partita della ponte pedonale coperto di 50 metri che dalla piattaforma parcheggio dovrà scavalcare la Flaminia per collegare la nuova autostazione, in due minuti di camminata, al piazzale ovest della stazione ferroviaria. A fine dicembre la giunta Mancinelli ha ripescato anche questa parte del progetto inizialmente accantonata per mancanza di fondi, inserendo il cavalcavia nel piano della Opere pubbliche per una spesa prevista di 850mila euro. L’attuale progetto esecutivo - firmato dallo studio di architettura Sardellini Marasca di Ancona, che ha assunto anche la direzione dei lavori - prevede su indicazione del Comune soltanto una predisposizione sul lato autostazione, il resto è tutto da disegnare. Palazzo del popolo non ha ancora affidato altre fasi della progettazione, rimasta al preliminare redatto dallo studio Sardellini Marasca, che aveva suggerito al committente il collegamento tra terminal e stazione ferroviaria.

Il Comune infatti aspetta risposte da Ferrovie dello Stato, a cui attraverso la Regione Marche ha chiesto di finanziare il cavalcavia pedonale dell’ex Verrocchio (insieme a un nuovo sottopasso sul lato mare a Torrette, che ha un costo di 1,8 milioni) come opere accessorie e compensative del grande progetto per velocizzare la linea ferroviaria Adriatica, finanziato con 5 miliardi di euro. Tempi lunghi, insomma, con il rischio che il cavalcavia sarà realizzato in una seconda fase, rimettendo mano all’autostazione già completata.

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