Altro giro, altri ritardi: ad Ancona slitta anche l’ex Ipsia. I lavori al via solo nel 2025

Altro giro, altri ritardi: ad Ancona slitta anche l’ex Ipsia. I lavori al via solo nel 2025
Altro giro, altri ritardi: ad Ancona slitta anche l’ex Ipsia. I lavori al via solo nel 2025
di Antonio Pio Guerra
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Lunedì 4 Marzo 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 07:24

ANCONA Domanda: ma quando inizieranno i lavori all’ex Ipsia di via Curtatone? Risposta: non prima del 2025. Due punti e a capo: la previsione arriva direttamente dagli uffici del Comune, impegnati in questi giorni nella valutazione del progetto esecutivo della nuova sede dellInail di Ancona. «La fase di validazione dovrebbe concludersi entro marzo» assicura l’assessore all’Urbanistica Angelo Eliantonio. Una buona notizia, se non fosse che l’ultimo livello di progettazione si sarebbe dovuto chiudere a fine 2023. 

 

Il cronoprogramma


Quindi sì, siamo ufficialmente in ritardo, seppur di qualche mese.

Almeno per ora, incrociando le dita che tutto il resto dell’iter burocratico vada come previsto. A partire dalla gara di appalto per i lavori. «La pubblicazione dovrebbe avvenire entro aprile» fa sempre Eliantonio. A questo punto, se questo fosse il Monopoli, dovremmo tirare nuovamente i dadi. Ed uscirebbe un bel 6, come i mesi necessari perché dalla gara si arrivi all’aggiudicazione. Arriviamo così ad ottobre 2024. Come da codice degli appalti, per la stipula del contratto con l’azienda sarà necessario attendere fino a sessanta giorni. 


La consegna


 

Il che ci proietta al gennaio del 2025, quando scatterebbe il conto alla rovescia del termine ultimo di 45 giorni per la consegna dei lavori alla ditta. Tradotto nei termini del calendario gregoriano: l’avvio dei lavori potrebbe slittare fino a marzo 2025, praticamente tra un anno. E poi? Dipende.

Maggiori dettagli li avremo nel momento in cui il progetto esecutivo sarà approvato ma considerando un budget di 10 milioni di euro, difficilmente la nuova sede Inail potrà vedere la luce in meno di 24 mesi. Il che ci porta dritti al 2027, magari nella prima metà dell’anno, per il taglio del nastro. C’è anche un “ma” in tutta questa storia. E come recita il proverbio, non tutti i mali vengono per nuocere.

«Sì, siamo un po’ in ritardo ma è in ritardo anche l’ex Stracca» fa notare l’assessore. E visto che il supercondominio dovrebbe diventare una partita chiusa già entro la fine di quest’anno, l’obiettivo è alleggerire la pressione su un quartiere che nei prossimi mesi sarà un vero e proprio ground zero della rinascita di Ancona. 


Oltre all’ex Stracca - l’unico cantiere attivo ad oggi e l’unico privato - dovrebbero iniziare presto i lavori sull’ex Ipsia (appunto) ed il restauro del Palaveneto. Una congiuntura astrale che potrebbe mettere a rischio la vivibilità di un quartiere e contro cui si stanno studiando le contromisure del caso. Anche se già un cantiere in meno potrà dare una bella mano. 
L’abbiamo detto: per conoscere i dettagli della futura sede dell’Inail bisognerà attendere il progetto esecutivo. Anche se alcuni principi generali si possono evincere dai bozzetti e dalle informazioni trapelate nei mesi passati.

Quattro i piani, di cui due seminterrati, per oltre 6mila metri quadri di spazio che ospiteranno circa 150 dipendenti e aree per la riabilitazione, comprese due piscine e degli ambienti a disposizione della robotica applicata al settore delle protesi. Il progetto prevede anche una settantina di posti auto a disposizione degli utenti, così come una serie di accorgimenti progettuali che renderanno estremamente basso l’impatto ambientale della struttura. Le premesse, insomma, sono ottime. Arrivati a questo punto, però, non bastano più. E coi giorni che passano inesorabili, forse sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più. 

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