Tagli sulle braccia e ordini via chat
«Correte, mio figlio vuole uccidersi»

Tagli sulle braccia e ordini via chat «Correte, mio figlio vuole uccidersi»
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Domenica 4 Giugno 2017, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 14:52
ANCONA - All’inizio, non aveva dato troppo peso ai tagli visti sul braccio del figlio. Sembravano semplici graffi, ferite lievi che poteva essersi procurato accidentalmente. L’intuito da mamma, però, le ha imposto di indagare, fino a scoprire che il figlio era finito nel vortice dell’autolesionismo e, forse, del fenomeno della Balena Blu. Presunta vittima, un 17enne anconetano residente in un quartiere periferico. I

l minore, mercoledì pomeriggio, ha ricevuto in casa la visita della polizia, allertata tempestivamente dalla mamma, preoccupata per quei tagli sugli avambracci e per delle strane conversazioni lette sullo smartphone del figlio. Sembra che da qualche giorno il 17enne fosse entrato in contatto su Instagram con un soggetto che quotidianamente gli avrebbe impartito degli ordini a cui obbedire. Che sia uno dei curatori della Blue Whale, il macabro gioco che porta al suicidio dopo il superamento di 50 prove? È troppo presto per dirlo. Su questo stanno indagando gli uomini della Polizia Postale che hanno subito provveduto a compiere i primi accertamenti sul cellulare del minore per risalire all’identità della persona con cui il ragazzo si sarebbe interfacciato. Di certo c’è che, se fosse confermata la partecipazione al percorso di morte, il minore era arrivato ad una fase iniziale del gioco.

L’intervento della mamma e della polizia sono comunque stati fondamentali per stoppare in tempo qualsiasi altro tipo di gesto estremo. Il giovane studente si sarebbe interfacciato con una sorta di tutor tramite Instagram e in chat avrebbe ricevuto istruzioni sulle regole da seguire, come ferirsi alle braccia con un taglierino e non parlare con nessuno. Due comportamenti che non sono sfuggiti alla mamma del 17enne. La donna ha notato le ferite, ma in un primo momento non le avrebbero fatto scattare il campanello d’allarme. Solamente dopo essersi consultata e aver acquisito alcune informazioni sul Blue Whale, ha capito che quei tagli potevano non essere accidentali. Così ha chiamato il 113 e i poliziotti sono intervenuti a casa del ragazzo, che però non ha dato indicazioni utili per risalire all’individuo che lo avrebbe agganciato sul web. L’ identità salterà fuori, forse, con gli accertamenti della polizia postale.
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