«Non temete il richiamo di Dio»: don Lorenzo Rossini si fa sacerdote a 26 anni. I voti in diretta streaming

Don Lorenzo Rossini, 26 anni
Don Lorenzo Rossini, 26 anni
di Roberto Senigalliesi
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Venerdì 3 Settembre 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 08:10

ANCONA - La famiglia diocesana si arricchisce di un nuovo presbitero. Lorenzo Rossini diventa sacerdote. Dopo il diaconato del novembre 2020, il 26enne anconetano domani sera al Duomo, alle 21, prenderà i voti sacerdotali dalle mani dell’Arcivescovo Angelo Spina, aggiungendosi alla pattuglia del clero diocesano. Domenica pomeriggio celebrerà la sua prima messa nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie. Sarà una festa grande per tutta la comunità religiosa ma anche per la città visto che Lorenzo è molto conosciuto e apprezzato per le sue qualità umane e spirituali. 

 
«Perché mi faccio prete? Perché è stato il Signore a scegliermi. Dopo aver incontrato Gesù a 17 anni, condividendo un campo scuola con un bambino down e scoperto la bellezza della chiesa nella Gmg di Rio del 2013, in me era nato il desiderio di dover fare qualcosa per aiutare gli altri a fare lo stesso incontro che avevo fatto io. Non ho fatto altro che rispondere ad un desiderio che in me era nato e che pian piano ho scoperto essere il sogno di Dio sulla mia vita, affinché potessi vivere nella gioia». 


Laureato in Teologia nel Pontificio Seminario Regionale di Ancona, è nato e si è formato nel quartiere e nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie con don Franco Marchetti, ha frequentato l’Azione Cattolica e poi il Seminario, dopo l’ultimo anno del liceo scientifico Savoia. Ha prestato servizio per 2 anni nella parrocchia di San Giuseppe Moscati con don Samuele Costantini, poi a Falconara e infine da un anno a Camerano con don Aldo Pieroni.

Da ragazzo da Ancona si era trasferito con la famiglia ad Agugliano. Il padre, Riccardo, lavora nel campo delle spedizioni, la mamma Susanna ha uno stabilimento balneare a Palombina. Ha un fratello più piccolo, Gabriele, di 16 anni.


Una scelta coraggiosa, che don Lorenzo spiega così ai giovani che dovessero avvertire il richiamo della fede. «Dico di non avere paura del “per sempre”. Non è un inganno ma è l’unica parola per cui siamo stati creati. Coraggio, non temete! È questa la parola che ho scelto per l’ordinazione e credo sia la parola che sono chiamato ad annunciare ai tanti giovani, come me, che desiderano vivere in pienezza. Siamo fatti per scelte importanti, che implicano tutta la vita. Per farle è necessario andare nel profondo e non vivere sulla superficie. Coraggio, quindi, non temete di andare al fondo della vostra vita, sicuramente troverete un tesoro prezioso». 


Lorenzo ha una lista di persone da ringraziare. «I miei genitori, che hanno consegnato un figlio al mondo. I sacerdoti, i compagni di seminario, i vescovi e le parrocchie che mi hanno aiutato e sono stati vicini nel mio percorso di fede, il cardinale Menichelli che mi ha visto entrare in seminario». Domani l’accesso al Duomo sarà consentito in base al numero di posti previsto dalla normativa anti Covid. Verrà allestito uno schermo all’esterno della chiesa e ci sarà la diretta streaming sul sito della Diocesi. 

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