Ancona, Passetto ostaggio dei cantieri: l'odissea dei lavori lumaca, mezza scalinata resta off limits

Ancona, Passetto ostaggio dei cantieri: l'odissea dei lavori lumaca, mezza scalinata ancora
Ancona, Passetto ostaggio dei cantieri: l'odissea dei lavori lumaca, mezza scalinata ancora
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 07:06

ANCONA - Un’estate al mare, ma con il panorama della scalinata del Passetto ancora deturpato dalle barriere del cantiere che ostacolano il passaggio ai bagnanti. Un’opera iniziata dalla precedente amministrazione e che fin da subito ha incontrato una serie di ostacoli. In primis il maltempo tra maggio e giugno ha impedito agli operai di proseguire i lavori. Poi alcuni giorni di stop per l’approvvigionamento dei materiali.

Fatto sta che il termine previsto per questa prima parte del restyling, fissato intorno alla metà di novembre, probabilmente non potrà essere rispettato.

Dunque il cantiere non è fermo, ma procede sicuramente a rilento. «Ho chiesto agli uffici una ricognizione di tutti gli interventi in essere, così da poter affrontare con pragmatismo tutte le urgenze per poter dare risposte tempestive» assicura l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Tombolini, che ieri ha presenziato insieme a tutta la squadra di governo alla prima riunione di giunta.

Le maxi-opere 

Un altro fronte su cui Tombolini intende concentrare le sue attenzioni è il rifacimento del Mercato del Piano. «Sta andando in gara primo stralcio del Mercato» ha affermato l’assessore, che sulle modalità di svolgimento dell’intervento è intenzionato a dare un cambio di passo: «Vogliamo affrontare con forza tutto il discorso di piazza d’Armi - ha sottolineato -, ma cambiando le forme di collaborazione attraverso un partenariato pubblico-privato». Quello del mercato del Piano è un maxi-progetto. Il costo dell’operazione complessiva si aggira sui 15 milioni di euro ed è divisa in quattro lotti funzionali. Quello centrale, da 8 milioni e 250mila euro, prevede la costruzione entro 2 anni, nella zona dell’ex campo sportivo, del mercato coperto innovativo in vetro e acciaio, e la riorganizzazione dell’area attigua. Il vecchio mercato dovrà essere demolito. 

Le manutenzioni 

Uno dei nodi su cui il centrodestra ha battuto con insistenza, quando si trovava sui banchi dell’opposizione, è quello che riguarda lo stato di deterioramento delle strade cittadine. Interventi di rifacimento che, secondo la visione di Tombolini, si dividono in due parti: «La progettazione che fa grandi opere e manutenzioni straordinarie, e poi la piccola manutenzione». Anche su questo l’ingegnere, titolare della delega ai Lavori pubblici, ha in mente di dare il proprio segno all’approccio ai lavori «attraverso una collaborazione con le partecipate per dare continuità alla manutenzione del verde pubblico» spiega. Un’idea su cui Tombolini vuole ancora mantenere un certo riserbo, ma lascia trapelare un’indicazione di massima: «Ci interessa mettere in piedi rapporti con l’Università, su come realizzare le grandi opere e anche le manutenzioni per i piccoli interventi». 

La priorità 

Fuori dall’ambito delle opere pubbliche, l’assessore ha messo subito nel mirino una questione che vuole tendere a mettere in sicurezza la città in caso di calamità improvvise. «Insieme al vicesindaco Giovanni Zinni - spiega Tombolini - stiamo verificando tutte le procedure di emergenza. Abbiamo chiesto di verificare tutti i piani di emergenza comunali: antincendio, sismici, idrgeologici, il piano neve. Perché nel caso in cui succeda qualcosa, nessuno possa dire: come mai non ci avete pensato?». Non fa una piega. Prevenzione e lungimiranza, per non trovarsi impreparati nei casi di necessità improvvisa. «Parliamo di sicurezza - incalza l’assessore -, la priorità è salvaguardare le persone e l’ambiente. Perché nel caso si dovesse verificare un evento calamitoso, l’ amministrazione possa subito intervenire con decisione».

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