Via degli Orefici ad Ancona, emorragia di negozi: ne chiudono altri due

Via degli Orefici ad Ancona, emorragia di negozi: ne chiudono altri due, siamo a quattro
Via degli Orefici ad Ancona, emorragia di negozi: ne chiudono altri due, siamo a quattro
di Antonio Pio Guerra
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Martedì 2 Gennaio 2024, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:35

ANCONA Ormai è come un’emorragia. Dopo la chiusura di Fantasie di Carta e Riviere, via degli Orefici si prepara a perdere altre due botteghe. Nel mese di gennaio chiuderanno infatti i battenti sia Vicolo Leonori che La Fiaba, portando a quattro il totale delle attività economiche falcidiate da crisi economica e ricambio generazionale nel giro di appena qualche settimana. Ad annunciarlo è Antonella Vichi, per tutti Toni, la titolare di Vicolo Leonori. Era arrivata in via degli Orefici un anno e mezzo fa dopo l’esperienza nei mercatini della Banda della Magliaia per proporre le sue creazioni artigianali in ceramica.

La parabola

«Dopo dieci anni di illustrazioni e di ceramica, il mio desiderio era quello di poter dar vita ad un luogo tutto mio e proprio in via degli Orefici c’era questo piccolo negozio in affitto rimasto libero» racconta.

Quindi la scintilla che l’ha portata a tagliare il nastro nella via più creativa di Ancona, che già nel nome manifesta la sua indole da “casa degli artisti”. Il punto di partenza di un percorso che ha visto cambiare radicalmente il volto della storica traversa di corso Mazzini, passaggio segreto tra la Spina dei corsi e la movida di piazza del Papa.

«Siamo diventati il ritrovo degli artisti grazie ad una serie di eventi organizzati soltanto con le nostre forze e con l’aiuto di chi ha creduto in noi» ricorda Toni. La creatura di cui sta parlando è RifiOrefici, progetto portato avanti dai commercianti in collaborazione con la Cna e destinato alla riqualificazione della via. Piante, addobbi floreali ed anche iniziative per allietare i fine settimana di monotonia, compresi quelli sotto Natale, il tutto condito dalla giusta comunicazione sui social. «Ma non è bastato» tuona la titolare di Vicolo Leonori. «Motivo della chiusura della mia attività, così come di quella di tante altre piccole attività, è la crisi economica. Ci attanaglia tutti, cala il potere d’acquisto e bisogna rinunciare al superfluo» spiega. Anche al bello, utile forse più all’anima che alla sopravvivenza.

Ma crisi significa anche aumenti di bollette e affitti. «Quindi ho deciso di tagliare i costi» taglia corto Toni. Che non ha però intenzione di mollare. Il suo, infatti, è un arrivederci. «Vicolo Leonori sono io, ciò che faccio non finirà, ma avrà una veste differente» assicura. E poi anticipa: «Darò vita ad un luogo dove poter realizzare dei workshop di ceramica». La sua passione, insomma. Sempre con una mano tesa verso i suoi colleghi che resistono. «Farò solamente un cambio d'abito e se i miei amici di Via Orefici avranno piacere, continuerò accanto a loro a cercare di dare luce all'ultima delle vie del fatto a mano». Al tramonto anche la parabola de La Fiaba di Daniela Cistera. Anche in questo caso, la colpa è della crisi economica. «Sono stati anni bellissimi ma ora potrò almeno dedicarmi ancora di più ai miei nipoti» fa Cistera. Sia Vicolo Leonori che La Fiaba resteranno comunque aperti per tutto il mese di gennaio per alcune settimane di sconti necessari ad esaurire gli stock. Non tutto è perduto, però. Proprio in queste settimane - come anticipato dal Corriere Adriatico - è prevista l'espansione di "Solo Marche", negozio di tipicità alimentari che ha aperto in via Orefici nel mese di dicembre e che amplierà i suoi spazi proprio all'inizio del 2024.

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