ANCONA Si finge paziente, si intrufola nei reparti dell’ospedale di Torrette e deruba gli infermieri. È finito a processo con l’accusa di furto aggravato un anconetano di 47 anni, identificato e denunciato all’epoca dei fatti dalla polizia. A stringere il cerchio attorno all’uomo era stato, soprattutto, un particolare: gironzolava per il presidio ospedaliero senza mascherina o la portava abbassata. Un auto-tranello che aveva consentito al personale medico di poter fornire una descrizione dettagliata del ladro.
I fatti
I furti risalgono al 6 e al 7 agosto 2020, quando ancora l’emergenza Covid era altissima e gli ospedali erano in affanno a causa del numero di pazienti che venivano ricoverati per le conseguenze portate dal virus.
Gli episodi furtivi sono stati ricostruiti nel corso dell’udienza che ieri mattina si è tenuta davanti al giudice Lamberto Giusti. Sul banco dei testimoni sono saliti vari operatori sanitari che si erano interfacciati con il 47enne. Stando a quanto emerso, l’uomo si era finto un paziente: il pronto soccorso, una volta preso in carico, lo aveva inviato nei reparti specialisti per eseguire un’ecografia. Almeno questa era la scusa che avrebbe accampato il furfante.
Fatto sta che il 6 agosto aveva passato in rassegna il reparto di Ortopedia e di Anestesia e Rianimazione. Nel primo caso aveva cercato di prelevare 15 euro dagli armadietti degli infermieri. Il furto non era riuscito, solo perché una dipendente - visto il raid - si era messa all’inseguimento del ladro, il quale aveva abbandonato i soldi. In Rianimazione aveva preso 50 euro dalla borsa che un’operatrice sanitaria aveva lasciato in una stanza.
Il giorno successivo era riuscito a mettere le mani su 70 euro, soldi prelevati dagli armadietti del reparto di Ematologia. Era stato il personale infermieristico a lanciare l’allarme, dando inizio alle indagini della polizia. L’uomo è difeso dall’avvocato Cristina Bolognini. Il processo è stato aggiornato.