Conerobus, mano tesa dalla Regione: quasi 2 milioni per ripianare il buco

Conerobus, mano tesa dalla Regione: quasi 2 milioni per ripianare il buco
Conerobus, mano tesa dalla Regione: quasi 2 milioni per ripianare il buco
di Martina Marinangeli
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Martedì 25 Luglio 2023, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 13:39

ANCONA -  «Sarà la Regione con l’assestamento di bilancio a salvare Conerobus: ecco un esempio di come funziona la filiera istituzionale». Parola del sindaco Daniele Silvetti, che illustrando ieri in Consiglio comunale le linee programmatiche del suo mandato, ha posto l’accento sull’importanza del trasporto pubblico locale, annunciando l’assist di Palazzo Raffaello. 

 
Le risorse


Nell’assestamento di bilancio approvato ieri dalla giunta Acquaroli, infatti, sono state stanziate le prime risorse per il Tpl, volte a sanare, almeno in parte, i bilanci delle aziende dei cinque bacini provinciali gravati dal triennio nero del Covid e dei rincari su carburante ed energia.

Tra queste c’è Conerobus, che nel 2022 presentava un rosso nel 4,5 milioni di euro e nel 2023 di 2 milioni. «In queste ore si sta giocando la sua sopravvivenza», non usa mezzi termini il primo cittadino, ed è qui che arriva la mano tesa della Regione. Per il caro carburanti, sono stati messi a bilancio da Palazzo Raffaello ristori per 4,4 milioni di euro, di cui a Conerobus spettano tra 1,3 e 1,4 milioni. 


Il fondo


C’è poi il fondo nazionale per il caro energia che ha stanziato per la Marche 1,8 milioni di euro (ma nelle casse regionali, di risorse effettive entreranno 1,5 milioni di euro, perché il 10% lo trattiene lo Stato): Conerobus dovrebbe accaparrarsi circa 500mila euro sul totale. Cifra che arriverà però non prima di novembre. Un tesoretto che non permetterà il completo ripiano dei conti, «ma che ci consentirà di approvare il bilancio a settembre con un disavanzo meno impattante», tira un sospiro di sollievo Silvetti. Il buco nero nei conti di Conerobus rischia di risucchiare anche gli stipendi dei dipendenti da fine estate.

Le risorse messe a disposizione dal Comune di Ancona, per mezzo di una delibera redatta tra marzo e aprile dalla giunta Mancinelli e approvata poi in Consiglio comunale, stanno per terminare. L’iniezione di liquidità, predisposta proprio per mettere in sicurezza le mensilità dei 470 lavoratori della municipalizzata, ammontava a 2,5 milioni di euro. Ma ora la riserva starebbe per esaurirsi.

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