Ancona, class action dei poliziotti
per le indennità da autovelox

Controlli della polizia stradale
Controlli della polizia stradale
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Venerdì 28 Settembre 2018, 11:00
ANCONA - S’erano coalizzati in una sorta di class action nei confronti del ministero dell’Interno, chiedendo il pagamento dell’indennità di trasferta per le missioni svolte fuori sede per controlli con autovelox, etilomentri e altre apparecchiature. Ma il Tar ha ritenuto troppo generico per essere ammesso il ricorso collettivo presentato da ben 110 poliziotti in servizio nel Compartimento Polizia stradale delle Marche, tra Ancona e le varie sedi periferiche.

Contestavano la decisione dell’amministrazione da cui dipendono di non riconoscere alcun benefit per le trasferte relative «a funzioni di vigilanza - si legge nel ricorso presentato attraverso l’avvocato Maurizio Discepolo - esercitate a mezzo di apparecchiature specifiche (autovelox, telelaser, pesatrici mobili, etilometro, posti di controllo e simili)». In particolare, i poliziotti della Stradale contestavano il fatto che l’amministrazione riconosce di norma l’indennità di trasferta «solo per lo svolgimento di altri servizi, quali, ad esempio, quelli di scorta e ispettivi, gli accertamenti di Polizia giudiziaria, gli aggiornamenti professionali, le esercitazioni di tiro e simili», limitando così l’applicazione delle disposizioni che regolano il diritto all’indennità in questione «senza alcuna ragione effettiva».
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