Ivo, 71 anni e tanta voglia di pedalare
travolto e ucciso da un 87enne alla guida

Ivo, 71 anni e tanta voglia di pedalare travolto e ucciso da un 87enne alla guida
di Claudio Comirato
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Lunedì 9 Maggio 2016, 06:02 - Ultimo aggiornamento: 09:36

ANCONA - La morte lo ha ghermito in strada, un impatto violentissimo che l’ha sbalzato dalla sella e l’ha fatto volare sull’asfalto. Il colpo è stato fatale al ciclista di 71 anni, che non si è più ripreso nonostante i disperati tentativi di tenerlo in vita. Il dramma è piombato ieri mattina lungo la Cameranense dove Ivo Caselunghe è stato falciato dalla Nissan Almera condotta un uomo di 87 anni, E.B. le sue iniziali.

 




L’incidente è accaduto attorno alle 8,45 a circa 500 metri dall'arco degli Angeli. I primi ad arrivare sul posto sono stati i volontari della Croce Gialla di Camerano che hanno rinvenuto il corpo dell'anziano in mezzo alla carreggiata: era privo di sensi e con il caschetto ancora allacciato. Dopo qualche minuto è arrivata l'automedica, mentre l’eliambulanza partita da Torrette è atterrata in un campo vicino. Per oltre 40 minuti il personale medico e paramedico ha tentato di strappare il ciclista alla morte ma tutti i tentativi di rianimarlo sono stati inutili. Attorno alle 9,45 il corpo è stato ricoperto da un telo bianco. Sono intervenute tre pattuglie della Polizia municipale per i rilievi di legge, la strada è stata chiusa al traffico fino alle 13. Difficili le operazioni di identificazione del ciclista, che non aveva documenti con sé. Decisivo è stato un mazzo di chiavi, erano di un’auto modello Lancia. Gli agenti della Municipale hanno trovato una Musa in sosta nel parcheggio antistante lo stadio Del Conero, nei pressi del settore riservato alla tifoseria ospite. Azionando il telecomando, le portiere si sono aperte e i vigili hanno potuto conoscere l'identità di Ivo Caselunghe, residente in via Ugo Foscolo, una traversa tra via Tavernelle e via Colleverde. Gli agenti della Municipale hanno poi avvertito i familiari della tragedia mentre il conducente della Nissan - assistito dal figlio - è stato soccorso dai volontari della Croce Gialla e poi accompagnato all’ospedale di Torrette per un malore dovuto a quegli attimi molto concitati. Ieri ancora non era chiara la dinamica dell’incidente. Stando a quanto sono riusciti a raccogliere gli agenti della Municipale, e dalle poche parole del conducente della Nissan che era comprensibilmente sotto choc, l’unico dato certo è che l’auto era diretta verso l'arco degli Angeli. All’improvviso il conducente ha effettuato una frenata di circa 20 metri e ha invaso la corsia opposta per finire la corsa nella scarpata. Da verificare in quale direzione procedesse la bicicletta. La Nissan dovrebbe averla colpita con la parte anteriore destra stando al fanale rotto e al vetro sfondato lato passeggero anche se gli agenti hanno rilevato tracce di impatto anche lungo la fiancata nei pressi della ruota posteriore destra.
La bici del pensionato, una Bottecchia da corsa, è stata trovata dall’altra parte della strada con il manubrio piegato e la ruota anteriore divelta. Era dotata di un piccolo computer preso in consegna dalla Municipale che potrebbe aver registrato i chilometri percorsi ieri mattina e l'orario di partenza dal parcheggio dello stadio. Particolare che potrebbe essere decisivo per capire in che direzione viaggiasse il ciclista prima di essere travolto.

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